Lo studio è stato condotto su 1200 uomini: il farmaco a raddoppiato il tempo medio trascorso prima che la malattia ricominciasse a progredire (da 14,8 a 33 mesi). Sumanta Kumar Pal, esperto dell’Asco, spiega:
[quote layout=”big”]Per gli uomini che ricevono una diagnosi di cancro alla prostata in fase avanzata questo rappresenta un’evoluzione di trattamento, un nuovo efficace approccio. Dalla chemioterapia ad abiraterone. E’ una buona notizia per questi pazienti, poiché trattare la malattia con abiraterone può significare vivere più a lungo con un ridotto impatto di effetti collaterali.[/quote]Via | Adnkronos

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