La meditazione non ha solo effetti benefici: potrebbe avere anche effetti negativi e collaterali che le persone che la sperimentano non si aspettano di provare. Secondo gli esperti si tratta, però, di individui predisposti a tale sintomatologia, che non ha riguardato molte persone. Con l'aiuto di una guida esperta in mindfulness e meditazione si potrebbero superare tutti i limiti.
Psicologia
La psicologia è la scienza che si occupa di studiare i processi della mente, del comportamento e delle relazioni tra esseri umani. Indaga sulle parti più profonde di ogni persona ed è utile per comprendere chi siamo, i nostri atteggiamenti, i nostri comportamenti.
La figura dello psicologo diventa fondamentale in alcune fasi della vita, per garantire all’individuo il benessere della psiche. In presenza di problematiche o in assenza di essere, la psicologia diventa uno strumento utile per affrontare momenti importanti della vita come l’adolescenza, la gravidanza, la terza età o per prevenire disturbi di varia natura, anche di tipo cognitivo.
A scuola e al lavoro diventa essenziale comprendere i meccanismi della mente umana per poter garantire a tutti il massimo benessere.
I benefici della meditazione vanno ben oltre la riduzione dello stress: questa pratica apprezzata ormai in tutto il mondo, aiuta anche a dormire meglio, migliora i livelli di attenzione e concentrazione, ti permette di mangiare e vivere in modo più consapevole, allontanando ansie, negatività e tensioni.
La meditazione è ormai una pratica estremamente popolare non solo in Oriente, ma anche in Occidente. Ogni giorno, sempre più persone si avvicinano a questa pratica per ritrovare il proprio equilibrio e tornare, o cominciare, a vivere nel "qui e ora", nel momento presente. Ma concretamente parlando, come si fa la meditazione? Esistono molte tecniche, mantra e posizioni per meditare, puoi decidere di farlo in posizione seduta o distesa, camminando, in silenzio o ascoltando musica.
La sindrome dell'abbandono nei bambini si manifesta attraverso sintomi emotivi e comportamentali che possono variare da soggetto e soggetto, ma che comprendono in genere ansia, pianto frequente, ipervigilanza, bassa autostima, difficoltà nel legame affettivo, comportamenti aggressivi o passivi, problemi di concentrazione, disturbi del sonno, rifiuto dell'affetto, senso di vuoto e insicurezza. È importante fornire loro sostegno, affetto e stabilità per favorire la guarigione.
La sindrome dell'abbandono è una condizione complessa che coinvolge l'ansia e la paura intensa di essere abbandonati o rifiutati dalle persone significative nella propria vita. Se avete il dubbio di esserne "affetti", affidatevi ad un professionista della salute mentale. L'unico in grado di effettuare una diagnosi accurata e di fornire gli strumenti in grado di combatterla attraverso l'elaborazione emotiva, la ristrutturazione cognitiva e l'apprendimento di strategie di autoregolazione emotiva.
Patricia Hearst, Giovanna Amati, Natascha Kampusch, Silvia Romano sono sicuramente i casi più famosi della Sindrome di Stoccolma. Ma oltre a queste quattro vicende di cronaca, ti raccontiamo anche una quarta storia da cui sarebbe nato il termine psicologico che indica l'attaccamento del rapito nei confronti del suo rapitore. Una sindrome che spesso colpisce chi è vittima di rapimento
Apparentemente, la sindrome dell'abbandono è caratterizzata da una forte paura di essere lasciati o abbandonati da una persona importante. Ma sottintende molto di più. I sintomi includono ansia, tristezza, irritabilità, bassa autostima, dipendenza emotiva, difficoltà a dormire, cambiamenti nell'appetito, isolamento sociale e comportamenti di controllo o possessività nelle relazioni. Ecco tutti i segnali ai quali prestare la massima attenzione per identificarla.
Sapere come comportarsi con un narcisista è molto importante, specialmente se sei spesso a contatto con una persona che, con i suoi comportamenti, genera disagio e mina la tua autostima. Sia in famiglia che con gli amici o colleghi, può essere difficile avere a che fare con una persona narcisista, ma identificare il problema rappresenta già un enorme passo in avanti per riuscire a gestirlo.
Capita a tutti di essere tristi senza un motivo, o di non riuscire a comprendere le cause del proprio malessere. Per allontanare la tristezza e migliorare l’umore, esistono decine di consigli e stratagemmi, ma la cosa più importante da fare è concedersi lo spazio e il tempo per ascoltare le proprie emozioni.
La fobia sociale o disturbo d'ansia sociale è una paura che si manifesta quando ci si trova in mezzo a persone conosciute o sconosciute e si teme il loro giudizio, il loro confronto. Può manifestarsi in tanti modi differenti, in situazioni comuni o straordinarie e di solito è accompagnata da una sintomatologia che può essere diversa da soggetto a soggetto.
Lo stress da caregiver è un disturbo che colpisce chi lavora prendendosi cura, in casa e in famiglia, di persone con difficoltà e bisognose di attenzioni costanti: anziani, persone con disabilità, bambini, pazienti affetti da malattie fisiche o mentali che ne limitano l'autonomia. La condizione di stress si presenta qualora il soggetto sia abbandonato a se stesso nell'atto di prendersi cura di una persona cara.
L'autolesionismo emotivo è una forma di autolesionismo legata al benessere emotivo: si tratta di pensieri e comportamenti usati contro se stessi, in modo negativo, per fomentare idee e paure irrazionali. Lo psicologo e lo psicoterapeuta può essere d'aiuto per affrontare tale disturbo. Meglio sempre affidarsi a personale esperto che sia in grado di accompagnare il paziente a scoprire le cause e a intraprendere la strada di guarigione migliore.




















