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Batteri resistenti ad antibiotici trovati nelle insalate pronte

Uno studio tedesco ha rilevato la presenta di batteri resistenti agli antibiotici nelle insalate in busta.

Batteri resistenti ad antibiotici trovati nelle insalate pronte

I cibi contaminati sono sempre più frequenti e molto spesso il dito è puntato proprio contro le insalate pronte, che abbiamo il brutto vizio di consumarle senza sciacquarle. L’allarme è arrivato da uno studio pubblicato su mBio, rivista della Società americana di microbiologia e realizzato dall’Istituto tedesco Julius Kühn (JKI) e dall’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (Bfr). Hanno confermato il ritrovamento di batteri vegetali resistenti agli antibiotici nei sacchetti di verdura preconfezionata.

Come difendersi? Ovviamente il modo migliore è lavare molto bene la propria verdura, anche se in teoria dovrebbe già essere pulita, perché i batteri proliferano principalmente in ambienti caldo umidi o sporchi. L’operazione consente di minimizzare il rischio di ingestione di batteri nocivi o di batteri innocui trasportatori di resistenza agli antibiotici, che può essere trasferita a microorganismi patogeni già presenti nel corpo, rendendoli resistenti. Le persone più vulnerabili, come sempre, sono le donne incinte e gli immunodepresso.

Andreas Hensel, presidente del BfR, ha commentato:

“Il preoccupante ritrovamento di questo tipo di batteri sui vegetali è in linea con i riscontri avvenuti su altri cibi. Stiamo cercando di valutare che cosa significhi in termini di rischio per i consumatori”

Come mai le insalate sono inquinate? Ovviamente non ci sono ancora tutte le risposte. Si crede che dipenda dall’ambiente in cui è stata coltivata e dunque dal suolo, dai bacini d’acqua e dai metodi depurativi.

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