Benessereblog Salute Avere un cane migliora la vita di chi ha perso un coniuge

Avere un cane migliora la vita di chi ha perso un coniuge

Avere un animale domestico aiuta ad affrontare meglio la perdita di un partner. Ecco cosa rivela un nuovo studio.

Avere un cane migliora la vita di chi ha perso un coniuge

Avere un cane può aiutare ad affrontare meglio la perdita di un coniuge e può aiutare a ridurre le sensazioni di depressione e solitudine negli adulti più anziani.

A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista The Gerontologist, i cui autori hanno esaminato i sintomi depressivi e i livelli di solitudine in un campione di persone di età pari o superiore ai 50 anni che avevano subito la perdita del coniuge in seguito a morte o divorzio.

Dallo studio è emerso che gli effetti della perdita del coniuge differivano per coloro che avevano un animale domestico. Tutti i partecipanti che avevano perso il coniuge avevano infatti sperimentato livelli alti di depressione, ma le persone senza un animale domestico hanno sperimentato sintomi maggiori e livelli di solitudine più elevati rispetto a quelli che avevano degli animali domestici.

I nostri risultati suggeriscono che gli animali domestici potrebbero aiutare le persone a evitare le conseguenze negative della solitudine dopo una perdita. Quando affrontiamo un evento stressante, potremmo appoggiarci a un animale domestico per avere supporto. Possiamo parlare con il nostro cane. Non ci dirà che siamo cattive persone, ci amerà e basta. O possiamo accarezzare il nostro gatto, ed è calmante

spiegano gli autori dello studio, i quali aggiungono che quando perdiamo un partner tendiamo a perdere anche il nostro scopo e significato nella vita, e tutto ciò può essere davvero devastante.

Un animale domestico potrebbe aiutare a compensare alcuni di quei sentimenti. Ha senso pensare: ‘Almeno questo animale domestico ha ancora bisogno di me. Io posso prendermene cura. Posso amarlo e mi apprezza”. Quella capacità di restituire e dare amore è davvero molto potente.

via | ScienceDaily
Foto da Pixabay

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