Benessereblog Salute Assistenza sanitaria, da oggi i cittadini Italiani potranno curarsi in Europa

Assistenza sanitaria, da oggi i cittadini Italiani potranno curarsi in Europa

Il recepimento della direttiva 2011/24/UE apre agli italiani le frontiere sanitarie dell'Europa

Assistenza sanitaria, da oggi i cittadini Italiani potranno curarsi in Europa

E’ ufficiale: da oggi i cittadini italiani hanno diritto a curarsi negli altri stati membri dell’Unione Europea e ottenere il rimborso delle spese sostenute. A stabilirlo è il Decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/24/UE relativa all’assistenza sanitaria transfrontaliera approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.

Integrando i regolamenti comunitari attualmente in vigore, il decreto elimina la necessità di ottenere un’autorizzazione preventiva tranne che in alcuni casi eccezionali. Gli unici casi in cui non si potrà chiedere l’assistenza sanitaria negli altri paesi dell’UE sono l’assistenza a lungo termine, l’assegnazione e l’accesso agli organi per i trapianti e i programmi pubblici di vaccinazione contro le malattie contagiose.

L’apertura al libero mercato pone inevitabilmente in concorrenza i differenti sistemi nazionali, rappresentando al contempo un’opportunità di sviluppo ed una sfida per il Servizio sanitario nazionale (SSN) considerato il probabile aumento del flusso di pazienti che si sposteranno tra i Paesi dell’Unione per ricevere cure

ha dichiarato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il recepimento della direttiva comunitaria farà infatti sì che anche i cittadini europei possano curarsi in Italia.

Uno degli obiettivi a cui l’Italia deve puntare

ha sottolineato il Ministro

è sicuramente quello di attirare i pazienti stranieri a farsi curare sul suo territorio e di guadagnarsi una posizione di spicco in ambito sanitario a livello europeo. E’ questa la sfida che ci pone la direttiva: migliorare costantemente il Servizio sanitario nazionale, valorizzare le nostre eccellenze, e sono tante, essere competitivi nel contesto europeo e attrarre, di conseguenza, pazienti e investimenti.

Se raggiungeremo questo obiettivo otterremo oltre all’oggettivo innalzamento del livello di tutela della salute offerto ai nostri cittadini e ai cittadini degli altri Stati membri, anche un non trascurabile risultato economico. Infatti, se il Sistema sanitario nazionale riuscirà davvero a configurarsi competitivo nello scenario europeo e ad attrarre, in ragione della sua qualità e della sua efficienza, i pazienti degli altri Stati dell’Unione europea, ciò comporterà nuove entrate finanziarie, dovute al pagamento delle prestazioni erogate dalla sanità italiana.

L’Italia

ha concluso Lorenzin

non ha paura di questa sfida e, per questa ragione è tra i primi Paesi europei a recepire la direttiva UE.

Via | Asca

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