
Mosquito sucking blood, little insect on skin
La febbre del Nilo, nell’estate 2018, sta facendo grandi numeri in Europa. Quest’anno ci sono stati 975 casi, di cui 710 nell’Unione europea e 265 negli Stati vicini. Un aumento più che triplo rispetto all’anno scorso. L’Italia è il Paese che finora ha avuto il maggior numero di infezioni nell’uomo (327). A rilevarlo è il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) nel suo ultimo bollettino.
Al secondo posto si trova la Serbia (213), seguita da Grecia (147), Romania (117), Ungheria (96), seguiti a distanza da Israele (49), Francia (11), Austria (8), Croazia (3), Kosovo (3) e Slovenia (1). Rispetto all’intera stagione 2017, rilevano gli Ecdc, i casi complessivi sono aumentati di 3,4 volte rispetto al 2017.
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Le vittime sono state in totale 63, distribuite tra Serbia (21), Grecia (16), Italia (13), Romania (12) e Kosovo (1) e, rispetto ai sei anni precedenti, la proporzione dei casi mortali non è aumentata, rileva l’Ecdc.
Intanto in Italia continuano ad aumentare i casi da West Nile. In Friuli c’ è stato un morto, un uomo di 88 anni che non aveva patologie pregresse Ovviamente la maggior parte dei casi è in forma asintomatica e dunque è davvero difficile da diagnosticare. Dei 334 casi umani confermati in Italia ben 131 hanno manifestato la forma neuro-invasiva del virus West Nile, mentre in 157 hanno manifestato febbre.