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Test intolleranze alimentari: quale fare

Qualche consiglio per eseguire i test per le intolleranze alimentari con validità scientifica e non lasciarsi abbindolare dagli altri.

Test intolleranze alimentari: quale fare

I test per le intolleranze alimentari, scientificamente riconosciuti, non sono molti. Stai quindi molto attenta quando trovi sponsorizzati (magari anche in promozione) degli esami che potrebbero risolvere quelli che credi siano i tuoi problemi di pancia. In realtà gli unici sono per diagnosticare l’intolleranza al lattosio e l’intolleranza al glutine, intesa come malattia celiaca.

Puoi dunque fare tre esami differenti: il breath test, l’esame per la diagnosi di intolleranza al lattosio, che viene effettuato al mattino a digiuno. Prevede la raccolta di campioni di aria espirata in un sacchetto di plastica a intervalli regolari, prima e dopo l’ingestione di uno specifico zucchero sciolto in acqua (lattosio).

Poi ci sono gli esami del sangue, attraverso cui si cercano anticorpi specifici per la diagnosi di malattia celiaca e anche questi vengono eseguiti al mattino e a digiuno. Infine, l’esame più invasivo, l’esofagogastroduodenoscopia che deve essere eseguita a digiuno. Questi test non si fanno in farmacia o nei centri benessere, ma li può eseguire solo il gastroenterologo.

Tutti gli altri test sul mercato non hanno fondamento scientifico, anzi potrebbero portarti sulla strada sbagliata, consigliandoti una dieta in grado di favorire solo delle carenze alimentari. Fai dunque molta attenzione.

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