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Strappo muscolare addominale, sintomi e rimedi

Cos'è lo strappo muscolare, come riconoscere il trauma e cosa fare per prevenirlo.

Strappo muscolare addominale, sintomi e rimedi

E’ un disturbo traumatico piuttosto raro rispetto alla frequenza con cui accade a schiena e gambe, ma quando accade è facilmente riconoscibile: lo strappo muscolare addominale è una vera e propria rottura delle fibre muscolari, causata da una eccessiva sollecitazione dei muscoli (in questo caso quelli dell’addome) che non riescono a sostenere le contrazioni improvvise e gli scatti cui sono sottoposti. E’ un trauma frequente negli sportivi, specialmente se praticano discipline come il sollevamento pesi.

A seconda della gravità e dell’entità del trauma subìto dai muscoli si parla di strappo muscolare addominale di primo, secondo e terzo grado, identificabile dal tipo di lesione più o meno vasta (e più o meno dolorosa) che interessa i muscoli dell’addome.

Nel caso dello strappo muscolare addominale, i sintomi per riconoscerlo sono molto espliciti: oltre al dolore alla zona della pancia, più o meno intenso a seconda della lesione, il muscolo interessato dallo strappo appare rigido e contratto e potrebbe essere difficile  muoversi o persino ridere, perché si sollecitano i muscoli della pancia già lesionati. Una contrattura dolorosa dei muscoli addominali può essere quindi un sintomo di uno strappo muscolare.

Nel caso dei traumi più intensi è possibile che si presentino anche edemi e gonfiori, poiché la rottura dei capillari che attraversano i muscoli può causare un versamento di sangue più o meno leggero. Gli ematomi appariranno più o meno vasti a seconda dell’area interessata dallo strappo, ma si presentano solitamente con le lesioni di secondo e terzo grado; con quelle di primo grado, più lievi, è possibile che la rottura dei capillari sia minima e non appaia sulla superficie della pelle.

I rimedi per lo strappo muscolare addominale iniziano con uno stop: non appena si avverte il dolore e la contrattura, è bene fermarsi immediatamente e sospendere qualunque attività fisica si stia svolgendo. Di ottimo aiuto è anche tenere una borsa del ghiaccio per agevolare la vasocostrizione ed evitare la comparsa degli ematomi; inoltre si deciderà col proprio medico la terapia farmacologica adeguata.

Va sottolineato e ricordato che la migliore forma di cura è sempre la prevenzione, quindi vale la pena tenere i muscoli dell’addome allenati (no, non mangiando!) con esercizi di stretching mirati.

Via | Medicina e prevenzione

Foto | Flickr

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