Il prurito da diabete è un tipico disturbo che si manifesta nella maggior parte delle persone che hanno ricevuto questa diagnosi. Talvolta è un campanello d’allarme che deve spingere i medici a richiedere esami specifici per valutare i livelli di glicemia nel sangue dei pazienti. Si manifesta a causa della pelle secca tipica delle persone diabetiche. Grattandosi, possono insorgere abrasioni e lesioni, ma anche infezioni batteriche e fungine.
La dispnea ansiosa è riconoscibile per la sensazione di mancanza di respiro innescata dall’ansia. Durante momenti di tensione intensa, il corpo può reagire accelerando il respiro o causando una percezione di difficoltà respiratoria. Tipicamente accompagnata da sintomi come palpitazioni, sudorazione e tremori, questa sensazione può essere erroneamente interpretata come problemi respiratori fisici. Il riconoscimento richiede consapevolezza dei fattori scatenanti per evitare diagnosi errate.
Le vitamine del gruppo B sono molte e tutte sono vitamine idrosolubili: non sono presenti nel nostro organismo, ma vengono assunte tramite l’alimentazione. Sono tantissime e ognuna svolge un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento di mente e corpo. Se la maggior parte di loro è presente sia in alimenti vegetali sia in alimenti animali, solamente per quello che riguarda la Vitamina B12 possiamo fare affidamento esclusivamente a cibi di origine animale.
La vitamina C è una vitamina idrosolubile fondamentale per la salute del nostro corpo e anche per la bellezza e il benessere della pelle, in particolare del viso. Ricca di antiossidanti, protegge dall’azione dei radicali liberi che causano invecchiamento precoce della cute. Inoltre, può aiutare a stimolare la sintesi del collagene e rendere così la pelle più morbida, idratata, tonificata. In combinazione con l’acido ialuronico gli effetti benefici sono ancora più interessanti
I fermenti lattici sono microrganismi naturalmente presenti nella flora intestinale umana. Aiutano l’intestino a lavorare meglio e a stare in salute. Si possono prendere integrazioni in caso di terapia antibiotica o altre malattie, dell’apparato gastrointestinale, urinario o respiratorio, che possono mettere a dura prova il nostro organismo. Vanno assunti lontano dai pasti, meglio se la sera prima di andare a dormire, così da garantire tutti i benefici di questi probiotici.
Nel caso di prolattina alta, è consigliabile evitare cibi come datteri, asparagi ed albicocche in quanto sono ricchi di triptofano, una sostanza in grado di stimolarne la produzione. Questi alimenti possono influenzare negativamente l’equilibrio ormonale e contribuire all’aumento dei livelli di prolattina nel sangue. Una dieta equilibrata focalizzata su frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, può aiutare a ridurne i valori e a ristabilire l’equilibrio.
La vitamina C è una vitamina idrosolubile preziosa per il nostro organismo. Consente di prevenire molte malattie, di rinforzare il sistema immunitario, di far durare meno i sintomi influenzali e del raffreddore (non è vero invece che li previene o li cura, come dimostrano tantissime ricerche scientifiche di ultima generazione). Attenzione, però, alle malattie che una carenza di vitamina C o, all’opposto, un eccesso di acido ascorbico possono causare nell’organismo.
Alcuni farmaci noti per causare vertigini includono antistaminici, sedativi, antipsicotici, farmaci per l’ipertensione, alcuni antidepressivi, trattamenti per emicrania e tranquillanti. Questi composti possono influenzare il sistema nervoso centrale o la pressione sanguigna, alterando l’equilibrio e generando sensazioni di vertigine. È importante considerare gli effetti collaterali di tali farmaci, specialmente nei pazienti con predisposizione a disturbi dell’equilibrio.
La disfagia è la difficoltà a deglutire, condizione che si manifesta soprattutto in pazienti anziani che seguono determinate cure, ma anche in soggetti con malattie neurologiche come l’ictus, il morbo di Parkinson, la SLA, dopo interventi di chirurgia che hanno interessato la testa e il collo. Sono diversi i medicinali che, soprattutto nei soggetti più deboli, possono provocare difficoltà alla deglutizione che possono anche portare a una veloce perdita di peso e malnutrizione.
La sindrome alfa-gal, comunemente detta allergia alla carne rossa, è una reazione immunitaria innescata dal contatto con la saliva di alcuni tipi di zecche solitarie. Questa provoca la produzione di anticorpi IgE, che reagiscono all’alfa-gal, un carboidrato presente in alcuni tessuti animali, inclusa la carne rossa. Consumare carne o suoi derivati può scatenare sintomi allergici come prurito, orticaria, crampi addominali e in casi gravi, reazioni anafilattiche. Importante è la prevenzione.