Gravidanza

La gravidanza è il periodo più delicato della vita di ogni donna. Dura 40 settimane circa: la durata della gravidanza non si suddivide più in mesi, ma in settimane, dividendo il periodo in tre trimestri. Riconoscere i primi sintomi e distinguerli da quelli della sindrome premestruale è fondamentale. Di solito nelle prime settimane si notano stanchezza, tensione al seno, dolori al basso ventre, perdite, nausea, sensibilità verso certi odori, tendenza a urinare con maggiore frequenza.

Il sintomo che però spinge tutte le donne a fare un test di gravidanza è l’amenorrea, il mancato arrivo delle mestruazioni. Per chi ha un ciclo regolare, questo è il segnale che forse, se si hanno avuto rapporti non protetti nei giorni più fertili, il test potrebbe dare esito positivo. Per confermare l’avvio della gestazione è bene sottoporsi a esami del sangue specifici e anche a una visita con ecografia dal ginecologo.

Fuoco di sant'Antonio in gravidanza: cosa sapere

Fuoco di sant’Antonio in gravidanza: cosa sapere

Anche durante la gravidanza è possibile sviluppare l'infezione del fuoco di Sant'Antonio, noto come herpes zoster. I sintomi includono prurito, bruciore e la comparsa di vescicole piene di liquido. Il trattamento prevede l'uso di pomate antivirali a base di aciclovir per alleviare il fastidio e promuovere la guarigione. Il paracetamolo può essere utilizzato per il controllo del dolore. In caso di sovrainfezioni batteriche, è necessario consultare il medico.

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Come lavare frutta e verdura in gravidanza

Come lavare frutta e verdura in gravidanza

In gravidanza bisogna prestare molta attenzione alla verdura consumata cruda e alla frutta, per il rischio di toxoplasmosi e altre malattie potenzialmente dannose per il bimbo che si porta in grembo. Frutta e verdura si devono lavare bene e c'è chi utilizza bicarbonato di sodio e Amuchina, anche se a volte basta semplicemente sciacquare bene gli alimenti che stiamo per portare sulle nostre tavole.

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Qual è la frutta da evitare in allattamento

Qual è la frutta da evitare in allattamento

Durante l'allattamento, è consigliabile evitare frutti acidi come agrumi (limoni, arance, pompelmi) ai quali è collegata la possibilità di dermatite da pannolino e le fragole, che potrebbero causare irritazione o sensibilità. Alcuni neonati possono anche reagire a frutti diversi ma ogni bambino è diverso, quindi osservate attentamente le reazioni del vostro all'aggiunta di ogni nuovo alimento. E, nel caso di dubbi o incertezze, chiedete parere al medico o ad un consulente per l'allattamento.

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Herpes labiale in gravidanza: cosa usare

Herpes labiale in gravidanza: cosa usare

In caso di herpes labiale in gravidanza, si possono usare creme e pomate antivirali da massaggiare localmente nella zona colpita. Massima attenzione all'igiene, perché il virus è molto contagioso. In particolare, ci sono dei casi in cui il virus dell'herpes potrebbe passare dalla mamma al bambino, soprattutto al momento del parto. Per questo in caso di sospetto, negli ultimi mesi, è bene chiedere consiglio al ginecologo, per capire come procedere per la salute del bebè.

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retinolo in gravidanza

Si può usare il retinolo in gravidanza?

E' possibile utilizzare cosmetici con retinolo in gravidanza? Molte future mamme alle prese con discromie, acne e altri problemi cutanei potrebbero porsi questa domanda. La risposta breve è che, durante la gravidanza, è meglio evitare il retinolo e, ancor più, i retinoidi, e optare per alternative sicure per la mamma e per il bambino.

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si può prendere il sole in gravidanza?

Si può prendere il sole in gravidanza?

Sì, le donne in gravidanza possono prendere il sole, anche perché è importante per lo sviluppo della vitamina D, ma devono farlo con moderazione e seguendo alcune precauzioni. È importante evitare l'esposizione nelle ore più calde della giornata, utilizzare una crema solare con protezione adeguata e indossare abbigliamento leggero e protettivo. Inoltre, è importante mantenere un'adeguata idratazione e consultare sempre il proprio medico in caso di dubbi o incertezze.

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ciliegie in gravidanza

Ciliegie in gravidanza, sì o no?

Le ciliegie, come tantissima altra frutta, sono consigliate in gravidanza, per fare un pieno di vitamine e di altri nutrienti utili a proteggere la salute della mamma e del bambino che porta nel suo grembo. A patto, ovviamente, di non esagerare con le porzioni giornaliere di questo frutto tipico della stagione estiva

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Cozze e vongole in gravidanza

Cozze e vongole in gravidanza, si o no?

Cozze e vongole si possono mangiare in gravidanza? Crostacei, molluschi e altri frutti di mare si possono consumare, a patto che provengano da fonti certe e sicure, non da zone di mare inquinate, e che siano cotti in maniera tale da scongiurare ogni pericolo per la salute della donna incinta e del bambino che porta in grembo

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dove fa male il seno in gravidanza

Dove fa male il seno in gravidanza?

Il dolore al seno in gravidanza è uno dei sintomi del concepimento avvenuto (ma è un sintomo anche dell'arrivo delle mestruazioni). Nel primo trimestre è normale provare dolore a tutto il seno e una sensibilità maggiore a capezzoli e areola. Nel secondo trimestre tutto questo svanisce, per tornare nel terzo e ultimo trimestre, in preparazione al parto e al successivo allattamento al seno

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spavento in gravidanza

Cosa succede se si prende uno spavento in gravidanza

Cosa succede se una donna incinta si spaventa? In gravidanza i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, dovrebbero essere sempre tenuti bassi, per evitare alla futura mamma di stare male o di mettere a rischio il bambino che porta in grembo. Sono tanti i consigli da seguire per superare spaventi in gravidanza, come mangiare sano, fare attività fisica, meditare, imparare a respirare o rivolgersi a uno psicologo se necessario

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Streptococco in gravidanza

Streptococco in gravidanza, è pericoloso?

L’infezione da streptococco in gravidanza può essere trasmessa dalla madre al bambino al momento del parto, con possibili conseguenze molto gravi per la salute del bambino. Fortunatamente, è possibile individuare la presenza del batterio nella mucosa vaginale e rettale attraverso un semplice tampone, in modo da proteggere la salute del bambino grazie a una terapia antibiotica preventiva.

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