Sostituzione sensoriale per restituire la vista ai ciechi, la nuova frontiera della neurologia.
Corpo
Il corpo umano è considerato una macchina perfetta, per i suoi meccanismi che ne regolano ogni funzionamento. Una macchina che però ha bisogno di cure continue e anche di prevenzione. Per evitare che qualche ingranaggio difettoso possa danneggiare tutto l’organismo. Lo sapevi che la nostra struttura fisica è formata da circa 37,2 trilioni di cellule?
Il corpo è composto da una testa, un collo, un tronco. E da due arti inferiori (composto ciascuno da coscia, gamba, piede) e due arti superiori (composto ciascuno da braccio, avambraccio, mano). Basa la sua funzionalità sulle cellule, che sono le unità fondamentali della nostra vita. Unità che consentono la formazione dei tessuti e degli organi, che a loro volta lavorano in sinergia in apparati o sistemi per permettere all’organismo di funzionare alla perfezione.
Contrastare il declino cognitivo stimolando direttamente le fibre nervose del cervello. Nuove frontiere della neurologia.
Il miele di manuka potrebbe aiutare a curare infezioni croniche delle ferite e impedirne il loro primo sviluppo.
Ad essere pessimisti si rischia e non solo il buonumore.
Gli uomini ricordano più nitidamente le brutte esperienze.
L'autismo si riscontra nei bambini oltre i due anni d'età. Un nuovo studio segnala che si potrà farlo anche nei bambini di meno di un anno analizzando l'attività cerebrale.
Lo stress causa molti cambiamenti nel nostro corpo e nelle nostre emozioni. Ma cosa succede invece nel nostro cervello quando siamo sotto stress?
Cuore e cervello vanno a braccetto: curare la salute del nostro cuore previene anche il declino cognitivo
La causalità diretta tra sovrappeso e acne non è ancora dimostrabile ma cibi ricchi di zuccheri hanno un effetto negativo epr l'acne probabilmente a causa dei cambiamenti nei livelli di insulina
Quando ciascuno di noi interagisce con gli altri anziché esprimersi da solo la nostra intelligenza può diminuire.
Gli studi non sono riusciti a trovare un collegamento diretto tra lo stress e la risalita degli acidi dello stomaco lungo l'esofago ma una spiegazione potrebbe ricercarsi nella "ipervigilanza"




















