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Ricercatori italiani scoprono proteina che difende dal Parkinson

E' c-Rel la proteina che protegge dal Parkinson. L'hanno individuata i ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze

Ricercatori italiani scoprono proteina che difende dal Parkinson

Si chiama c-Rel ed è la proteina che protegge il cervello dalla malattia di Parkinson. A scoprirla sono stati i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze (Inn), un consorzio di cui fanno parte centri di ricerca universitari specializzati nell’ambito delle neuroscienze, tra cui le Università di Brescia, Verona e Cagliari.

Insieme ai colleghi di Cambridge e della Cornell University di New York, gli scienziati italiani hanno condotto una serie di esperimenti sui topi che hanno svelato che c-Rel aiuta a prevenire l’insorgenza di questa malattia, che solo nel Bel Paese colpisce ogni anno circa 10 mila persone. I risultati dei loro esperimenti sono stati pubblicati sulla rivista Brain.

Secondo i ricercatori questa proteina rappresenta un nuovo possibile bersaglio di terapie specifiche contro il Parkinson. Infatti dopo i 60 anni la diminuzione o, addirittura, la scomparsa di c-Rel porta all’insorgenza dei sintomi tipici di questa malattia: dalla diminuzione della capacità di coordinare i movimenti alla riduzione dei livelli di dopamina, molecola prodotta dal cervello indispensabile per la corretta trasmissione degli impulsi nervosi. Tuttavia, nei topi di età corrispondente all’incirca ai 60 anni umani, gli effetti del blocco dell’espressione di c-Rel possono essere contrastati proprio attraverso la somministrazione di dopamina.

Da parte sua, c-Rel protegge i mitocondri (le “centrali energetiche” della cellula) dall’azione dei radicali liberi, molecole altamente reattive coinvolte nei processi di invecchiamento. I ricercatori puntano, ora, alla messa a punto di un farmaco che, promuovendo la produzione di questa proteina, permetta di proteggere il cervello dal Parkinson. Per il momento sono stati già avviati degli studi per capire se nei pazienti con bassi livelli di c-Rel esista una predisposizione genetica alla malattia individuabile precocemente con test specifici.

Via | ANSA
Foto | Flickr

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