Benessereblog Salute Problemi di salute mentale negli adolescenti: non è colpa della tecnologia

Problemi di salute mentale negli adolescenti: non è colpa della tecnologia

La tecnologia aumenta il rischio di problemi mentali negli adolescenti? La risposta arriva da questo nuovo studio.

Problemi di salute mentale negli adolescenti: non è colpa della tecnologia

La tecnologia non sta aggravando né causando problemi mentali negli adolescenti, almeno questo è ciò che è emerso da un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista Clinical Psychological Science, i cui autori spiegano che il tempo trascorso dagli adolescenti sui loro telefonini e online non è così dannoso come molti potrebbero pensare.

Lo studio ha monitorato i giovani adolescenti e il loro utilizzo di smartphone e strumenti digitali, in modo da verificare se un maggior tempo trascorso utilizzando la tecnologia digitale fosse collegato in qualche modo a peggiori condizioni di salute mentale.

Ebbene, lo studio ha fatto emergere poche prove a conferma del possibile collegamento tra l’uso della tecnologia digitale e il benessere psicologico degli adolescenti.

Potrebbe essere giunto il momento che gli adulti smettano di discutere sul fatto che smartphone e social media siano benefici o dannosi per la salute mentale degli adolescenti, e iniziare a capire come supportarli al meglio sia nella loro vita offline che in quella online

spiegano gli autori dello studio, i quali hanno esaminato oltre 2.000 giovani di età compresa tra 10 e 15 anni. I ricercatori hanno raccolto segnalazioni in merito ai problemi di salute mentale degli adolescenti per tre volte al giorno, e hanno esaminato l’uso quotidiano e notturno dei dispositivi tecnologici. Dallo studio non sarebbe emersa alcuna correlazione fra uso dello smartphone e una peggiore salute mentale.

Nei pochi casi in cui sono state osservate delle associazioni, sono state piccole e nella direzione opposta che ci si aspetterebbe. Gli adolescenti che inviavano più messaggi durante il periodo di studio hanno infatti riferito di sentirsi meno depressi rispetto a quelli che ne inviavano meno.

via | Eurekalert
Foto da Pixabay

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