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Perchè la musica preferita fa venire i brividi?

Perchè la nostra musica preferita fa venire i brividi? Cosa succede nel nostro cervello? Una ricerca ne svela tutti i segreti

Perchè la musica preferita fa venire i brividi?

Perchè la musica preferita fa venire i brividi? Cosa succede nel nostro cervello? Quante volte ci capita di sentire una canzone, o anche solo qualche nota, e di sentire un brivido lungo la schiena? La musica riesce a emozionare e a toccare corde profonde dentro di noi. Queste cose in fin dei conti le sappiamo, ma la scienza riesce a spiegarle? Una ricerca ha dimostrato che la musica attiva simultaneamente varie aree del cervello che scatenano uno tsunami di piacere.

Lo studio è stato condotto dai medici dell’Università della Borgogna Franca-Contea ed è stato pubblicato su Frontiers in Neuroscience. In pratica spiega cosa accade nel cervello quando ascoltiamo la musica che ci piace e come ci fa sentire.

La musica preferita fa venire i brividi?

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Lo studio è stato fatto su un campione di 18 volontari, con un’età media di 40 anni, che sono stati analizzati mentre ascoltavano 90 estratti musicali per un totale di 15 minuti. I volontari dovevano indicare i momenti in cui sentivano una forte emozione e l’intensità del piacere provato. I medici li avevano collegati a un elettroencefalogramma ad alta densità di elettrodi sullo scalpo, per registrare i segnali elettrici.

Analizzato tutti i dati i ricercatori hanno scoperto che i brividi si manifestano quando si registrano segnali elettrici a bassa frequenza (onde Theta) nella corteccia orbito frontale, nell’area motoria supplementare e nel lobo temporale destro.

Queste tre aree del cervello lavorano insieme e accendono un sistema di ricompensa che provoca il rilascio della dopamina, l’ormone del piacere. La dopamina

I ricercatori della Borgogna Franca-Contea hanno dichiarato:

“La musica non sembra determinare benefici biologici, eppure l’implicazione della dopamina e del sistema di ricompensa suggerisce che abbia una funzione ancestrale”.

via | ansa
Foto Pixabay e Pixabay

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