Benessereblog Benessere Sedentarietà in quarantena: i rischi da conoscere e i consigli utili da seguire

Sedentarietà in quarantena: i rischi da conoscere e i consigli utili da seguire

La sedentarietà non fa bene alla nostra salute. Ecco perché, anche se ci troviamo in quarantena, è molto importante svolgere almeno 150 minuti di attività fisica a settimana.

Sedentarietà in quarantena: i rischi da conoscere e i consigli utili da seguire

Durante la quarantena molte persone hanno letteralmente messo da parte qualsiasi tipo di attività fisica. Magari non andavate in palestra neanche prima del lockdown, ma non bisogna dimenticare che prima che iniziassimo a trascorrere le nostre giornate in casa uscivamo per andare a fare la spesa, per fare delle passeggiate, sbrigavamo commissioni fuori casa, andavamo a lavorare, portavamo il cane in spiaggia, i bambini al parco e così via.

Insomma, in un modo o nell’altro svolgevamo qualche forma di attività fisica, non trascorrevamo di certo le giornate seduti sul divano dalla mattina alla sera diventando quello che in America chiamano “couch potato” (ovvero chi non fa alcun tipo di attività fisica e guarda solo la tv)!

Quello che per diverse settimane abbiamo dimenticato è che vivere in modo sedentario fa molto male alla salute. Fra i rischi collegati a una quarantena sedentaria vi sono quello di soffrire di:

Come iniziare a fare sport dopo più di un mese di sedentarietà

Questa domanda me la sono posta in prima persona, visto che a causa della “tristezza da quarantena” non ho avuto molta voglia di muovermi. Se anche tu sei stato praticamente inattivo, dovresti iniziare a fare sport in modo graduale. In linea generale, gli esperti consigliano di svolgere almeno 150 minuti di attività fisica a settimana, il che vuol dire che ci basterebbe fare sport per una ventina di minuti al giorno, tutti i giorni, per migliorare già in modo significativo la nostra salute.

Potreste scegliere di camminare per casa a passo sostenuto per venti minuti, o – se ne avete uno a disposizione – potreste fare una camminata sul tapis roulant. Potrete inoltre pedalare sulla cyclette o svolgere dei normali esercizi aerobici, magari lasciandovi guidare da un buon video tutorial che potrete trovare su youtube. Ora che ne abbiamo la possibilità, potreste anche andare a fare una passeggiata all’aperto, in modo da migliorare le funzioni del vostro sistema immunitario. Naturalmente è fondamentale fare attenzione, mantenere le distanze e proteggersi adeguatamente quando scegliete di uscire, ma se starete attenti potrete fare sport senza correre rischi.

In linea generale, quello che conta è che evitiate di esagerare. Il vostro corpo non si muove da molto tempo, quindi dovrete ricominciare a fare sport in modo molto graduale, aggiungendo qualche esercizio in più quando vi sentirete pronti per farlo.

Ricordate che stiamo rimanendo in casa per tutelare la nostra salute, quindi non avrebbe senso danneggiarla a causa della pigrizia, non trovate?


Foto di tookapic da Pixabay

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Stress scolastico? Ecco come aiutare i bambini e i ragazzi
Psicologia

Lo stress scolastico è un disturbo piuttosto comune. Lo possono provare alunni e studenti di ogni età e frequentanti tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Le cause scatenanti possono essere molte, così come numerosi sono i sintomi. Abbiamo rivolto alcune domande alla psicologa, in modo da capire come affrontare e risolvere il problema. Ecco cosa ci ha risposto.