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Sesta malattia nei bambini e negli adulti: sintomi e cure

La sesta malattia è una malattie esantematiche dei bambini. Può colpire anche gli adulti. Vediamo cause, sintomi, modalità di contagio e quanto dura.

Sesta malattia nei bambini e negli adulti: sintomi e cure

Quando si parla di malattie esantematiche ci si riferisce sempre al morbillo, alla scarlattina, alla rosolia, alla quarta malattia e alla quinta malattia, scordandosi però che esiste anche la sesta malattia. Nota anche come roseola infantum, si tratta di una malattia infettiva che tende a manifestarsi di più nei bambini di età compresa fra i 6 mesi e i due anni e provoca un tipico esantema con piccolissime papule rosa chiaro che vanno dal collo al torace. Ma quanto dura questa malattia? Come ci si contagia? La sesta malattia quali sintomi provoca? Può colpire anche gli adulti? Ecco alcune informazioni sulla sesta malattia.

Sesta malattia: neonato malato

Sesta malattia: cause e modalità di trasmissione

La sesta malattia è una malattia infettiva tipica dei lattanti e dei bambini piccoli. È provocata solitamente dall’Herpesvirus umano di tipo 6B (HHV-6B), più raramente dall’Herpesvirus umani di tipo 7. Tende a manifestarsi tutto l’anno, anche se si possono registrare dei picchi dell’infezione in primavera e autunno.

Le principali modalità di trasmissione sono:

  • contatto diretto: tramite tosse o starnuti, la trasmissione avviene via naso o via bocca a causa di aerosol infetti (goccioline di saliva, muco nasale…)
  • contatto indiretto: tramite oggetti o indumenti contaminati

Non si sa ancora per quanto il bambino rimanga contagioso, ma anche nella fase pre esantematica potrebbe essere infettivo.

Origine del nome

Questa malattia è nota con diversi nomi:

  • sesta malattia
  • roseola infantum
  • febbre dei tre giorni
  • febbre esantematica dei tre giorni
  • esantema critico
  • pseudorosolia
  • exantema subitum
  • roseola

Il termine di sesta malattia deriva dal fatto che è stata la sesta malattia esantematica ad essere scoperta dopo morbillo, scarlattina, rosolia, morbo di Dukes (o quarta malattia o scarlattinetta) ed eritema infettivo (o quinta malattia)

Medico

Sesta malattia, sintomi nei neonati e nei bambini

La sesta malattia colpisce tipicamente i neonati (quasi mai al di sotto dei sei mesi a causa della protezione garantita dagli anticorpi materni), molto raramente la si vede negli adulti. In rari casi la patologia può riattivarsi dopo un po’ di tempo, ma non causa sintomi a meno che non ci sia una pregressa condizione di immunodepressione.

Il periodo di incubazione di solito è di 5-15 giorni. La malattia si svolge in due fasi, anche se non sono rari i casi di forme paucisintomatiche o con comparsa di pochissime macchie:

Fase pre-esantematica (3-5 giorni)

  • Febbre alta, dai 38 ai 40 gradi (talvolta la febbre alta può causare convulsioni)
  • Sensazione di malessere generale
  • Mal di gola
  • Faringe arrossata
  • Raffreddore
  • Palpebre gonfie
  • Congiuntivite
  • Linfonodi del collo aumentati di volume
  • Linfoadenopatia generalizzata
  • Nervosismo
  • Calo dell’appetito
  • Vomito
  • Diarrea

Fase esantematica

  • Comparsa sul corpo di macule-papule di 2-3 mm, rosa chiaro
  • Le macchie compaiono prima su torace e collo e poi si estendono al resto del corpo. Tipicamente mani e piedi non sono colpiti
  • Attorno alle macchie rosa compare un alone bianco e, se premute, da rosa diventano bianche
  • Le macchie persistono per circa 48 ore, poi scompaiono da sole senza prurito e senza desquamazione
  • Irritabilità
  • Nervosismo
  • Dolorabilità muscolare e articolare

Complicanze

Nonostante la sesta malattia sia considerata una patologia ad andamento benigno, è possibile che in rari casi si manifestino complicanze. Fra le più comuni, che richiedono il tempestivo intervento del medico, del pediatra o del 118, abbiamo:

  • febbre alta con convulsioni
  • sonnolenza eccessiva con confusione e disorientamento
  • perdita di conoscenza
  • meningoenceflite
  • epatite fulminante
  • polmonite (pazienti immunodepressi)
  • encefalite (pazienti immunodepressi)

Sesta malattia, sintomi e conseguenze negli adulti

La roseola infantum è una malattia tipica dei bambini, motivo per cui la sesta malattia la si vede assai raramente negli adulti. Tuttavia a volte può capitare che un adulto si ammali e in questo caso i sintomi saranno più gravi. La sintomatologia più comune è rappresentata da febbre, difficoltà a deglutire, linfonodi ingrossati e, ovviamente, le tipiche macchie della sesta malattia. Particolarmente a rischio sono i pazienti immunodepressi (anche affetti da HIV), chi ha subito un trapianto d’organo o chi è sottoposto a terapie immunosoppressive.

Sesta malattia in gravidanza

L’infezione in gravidanza può essere potenzialmente pericolosa per il bambino che la donna porta in grembo, se non ha sviluppato nel corso della sua vita gli anticorpi necessari per proteggersi da una delle più comuni malattie esantematiche. Meglio parlarne con il medico curante per sapere cosa fare se non si è mai venute a contatto con la patologia.

Diagnosi

La diagnosi prevede la visita clinica: il tuo medico sospetterà la roseola infantum osservando le tipiche lesioni e l’età di insorgenza, anche in base ai sintomi della sesta malattia riscontrati. È possibile che il medico richieda anche la conferma con test sierologici o isolamento virale, mentre la PCR solitamente viene riservata per le forme di riattivazione del virus.

Visto che spesso la sesta malattia è benigna, raramente vengono effettuati esami come l’isolamento virale o la PCR in quanto abbastanza costosi. Alterazioni del sangue che possono essere osservate sono una forma di leucocitosi nella fase pre-esantematica (aumento del numero di globuli bianchi o leucociti), seguita da una leucopenia (riduzione del numero dei globuli bianchi) e linfocitosi (aumento del numero dei linfociti) durante la fase esantematica.

Lavare le mani

Terapia della sesta malattia

La roseola infantum solitamente è una malattia infettiva a decorso benigno che non richiede una terapia particolare. Essendo una patologia virale, non ha una terapia specifica, ci si limita a una terapia sintomatica (antipiretici, antinausea e di sostegno).

Importante è mantenere idratato e a riposo il bambino, assicurandosi che continui a mangiare.

I farmaci antivirali si utilizzano solamente nei pazienti immunodepressi con sintomi gravi come l’encefalite.

Prevenzione

Non esiste un vaccino per la roseola infantum. Per questo motivo è importante agire sulla prevenzione. Essendo una patologia che si trasmette e diffonde come un qualsiasi raffreddore, tramite aerosol e contatto con pazienti malati, è bene:

  • evitare il contatto con altri bambini che si sa essere malati o sospetti di infezione o che si sa essere venuti a contatto con un malato
  • lavare spesso mani e viso del bambino
  • per i bambini più grandicelli, insegnargli a starnutire e tossire nel fazzoletto (che deve poi essere buttato dopo l’uso)
  • spiegare ai bambini che è bene non condividere bicchieri, bottiglie, piatti e posati con gli altri

Sesta malattia, quanto dura

Come sottolineato prima, la sesta malattia è una malattia contagiosa che dura per un periodo variabile di tempo. 3-5 giorni di febbre e in seguito 2-3 giorni di macchie che lentamente svaniscono. Dura all’incirca una settimana, ma la situazione potrebbe essere differente per ogni paziente. Di solito si considera guarito il bambino o l’adulto dopo la comparsa delle prime macchie.

La sesta malattia, la meno nota fra le malattie esantematiche

La sesta malattia è una malattia esantematica tipica dei neonati che, raramente, si trasmette agli adulti. Solitamente ha decorso benigno e si risolve spontaneamente senza lasciare complicanze. Comunque sia, è sempre bene contattare il proprio pediatra non appena ci si accorge della comparsa dei tipici sintomi della sesta malattia.

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