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Influenza 2014 in arrivo, ecco come colpiranno i virus

L'influenza 2014 è attesa per l'autunno inoltrato, e a provocarla saranno tre virus distinti. Vediamo come "colpiranno"

Influenza 2014 in arrivo, ecco come colpiranno i virus


Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, si torna a parlare di influenza stagionale, che per il 2014 si attende a partire dalle prime settimane di novembre, per raggiungere il picco dei contagi a ridosso di Natale.

Quest’anno a provocare l’infezione saranno ben tre virus, per fortuna nessuno dei quali particolarmente aggressivo ma in grado, secondo le stime, di costringere a letto a combattere con febbre, mal di gola e dolori articolari circa 4 milioni di italiani tra l’autunno 2014 e la primavera 2015.

I virus influenzali sono tutti “americani”, e per la precisione si tratta dell’A California (H1N1), quello dell’epidemia del 2009, l’H3N2 Texas e infine il B Massacchusetts. I nomi e la provenienza dei germi influenzali, alla fine, poco ci interessano se non come mera curiosità, perché quello che, come potenziali “vittime” del malanno, ci importa, è piuttosto sapere quando arriveranno e come riconoscerli (o meglio, come riconoscerne i sintomi di contagio).

Secondo i virologi l’andamento dell’influenza, il suo picco di contagio e la precocità dell’incidenza dipendono dalle temperature. Ad un freddo anticipato corrisponde anche un anticipo dei primi casi di influenza. Stando alle previsioni dei meteorologi, quello del 2014 dovrebbe essere una autunno abbastanza rigido, pertanto dobbiamo tenerci pronti a fronteggiare l’infezione con una certa previdenza.

Se la metà degli italiani, secondo un recente sondaggio, si affida ai farmaci di automedicazione , o da banco, per alleviare i disturbi principali dell’influenza, un buon 12% usa come arma di prevenzione il vaccino, disponibile a pagamento (gratis per le categorie a rischio tra cui i bambini e gli over 65) e praticamente lo stesso del 2013.

Quali saranno i sintomi che annunceranno un avvenuto contagio? Ebbene, i “soliti noti”, ovvero mal di gola con tosse, dolori articolari e muscolari, spossatezza, febbre, in qualche caso anche nausea. Il consiglio dei medici è quello di evitare un trattamento farmacologico aggressivo, perché il nostro sistema immunitario è del tutto in grado di debellare il virus da solo.

Bastano riposo al caldo (almeno 3-4 giorni), un’alimentazione leggera e idratazione (acqua, ma anche brodi, latte e tisane caldi), e l’influenza nel giro di una settimana guarisce. Solo qualora i sintomi non dovessero regredire e si manifestassero i segni di una sovrainfezione batterica (come ad esempio l’insorgenza di tosse catarrosa), è bene chiamare il medico.

E’ utile, poi, cercare di prevenire il contagio sia con un’alimentazione ricca di vitamine e antiossidanti che rinforzino le difese, che riducendo i contatti con luoghi e persone potenziali veicoli di virus. Importanti anche le misure igieniche come il lavarsi le mani spesso e il proteggersi con la mano o un fazzoletto in caso di tosse o di starnuti (perché il germe si trasmette attraverso le prime vie aeree).

Anche i rimedi omeopatici possono aiutare a prevenire l’influenza, così come il non esporsi al freddo o a bruschi sbalzi di temperature.

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Foto| via Pinterest

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