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Glicemia alta: sintomi, cause e alimentazione

Come si riconosce la glicemia alta, quali sono i sintomi, i rimedi e l'alimentazione consigliata per tenere i valori sotto controllo.

Glicemia alta: sintomi, cause e alimentazione

Glicemia alta: quali sono i sintomi da riconoscere? Quando bisogna preoccuparsi, e cosa bisogna mangiare per tenere sotto controllo i valori? La glicemia è un valore che viene analizzato attraverso un semplice esame del sangue, mediante il quale è possibile valutare la concentrazione di glucosio. In condizioni normali il nostro corpo possiede un sistema di regolazione della glicemia, grazie al quale abbiamo la capacità di tenerne sotto controllo i valori durante la giornata.

Tuttavia, talvolta una persona può presentare dei valori eccessivamente elevati. In casi del genere, si parla di iperglicemia, ovvero una situazione in cui vi è la presenza elevata di zucchero nel sangue rispetto ai valori normali.

Questo problema si manifesta più frequentemente nelle persone con diabete, ma può anche colpire pazienti non diabetici, come quelli che hanno avuto un attacco cardiaco o un ictus. Quello della glicemia alta è un problema che non deve essere ignorato né sottovalutato. Vediamo quali sono le possibili cause, le conseguenze e i rimedi per abbassare la glicemia in modo efficace.

Quali sono i valori normali della glicemia?

Nelle persone in salute, i valori della glicemia dovrebbero mantenersi tra i 70-110 mg/100 ml nell’arco della giornata. Tuttavia, in determinati casi questi valori potrebbero apparire alterati. Se dalle analisi del sangue è emerso che i tuoi valori della glicemia si aggirano fra 140 e 200 mg/dl, o se superano i 200 mg/dl, allora sarà importante parlare con il tuo medico curante.

In generale, i valori di riferimento della glicemia sono i seguenti:

A digiuno:

  • Tra i 70 e i 99 mg/dl: sono considerati normali
  • Tra 100 e 125 mg/dl: si parla di intolleranza glucidica (pre-diabete)
  • Sopra 126 mg/dl: rappresenta quasi sempre sintomo di diabete.

Valori della glicemia due ore dopo il pasto:

  • Meno di 140 mg/dl: valori normali
  • Tra 140 e 200 mg/dl: intolleranza glucidica
  • Sopra 200 mg/dl: pazienti diabetici

I sintomi della glicemia alta

I sintomi della glicemia alta possono essere molteplici, e in presenza dei disturbi che andremo ad elencare sarà importante non trascurare il problema, ma parlarne con il medico. Fra i sintomi più comuni vi sono:

  • Secchezza della gola e della bocca
  • Necessità di bere molto
  • Vista offuscata
  • Stanchezza
  • Frequente minzione (necessità di urinare spesso) soprattutto durante la notte
  • Comparsa di lesioni e macchie scure sulla pelle (in particolar modo sulle gambe)
  • Perdita improvvisa di peso
  • Infezioni ripetute
  • Frequente mal di testa.

Come abbiamo visto, in presenza di sintomi di questo tipo dovrai consultare il medico, per identificare le possibili cause e scongiurare il rischio di conseguenze gravi.

Le conseguenze della glicemia alta

Ma quali sono le possibili conseguenze di una simile condizione? Insomma, cosa succede se la glicemia è alta? I rischi connessi all’iperglicemia sono molteplici. In primo luogo potresti andare incontro a una malattia diabetica, ma anche i reni e altri organi potrebbero risentirne. La glicemia alta può infatti danneggiare cervello e arterie, e può aumentare il rischio di chetoacidosi diabetica, una complicanza metabolica acuta del diabete.

Per questa ragione è dunque importante trattare i sintomi della glicemia alta in modo tempestivo, per evitare eventuali e gravi problemi di salute.

Le cause della glicemia alta

Le cause della glicemia alta possono essere molteplici. La prima di esse è senza dubbio il diabete, ma anche altri fattori possono favorire l’aumento dei valori di glucosio nel sangue. Fra questi vi sono:

  • Stress
  • Alimentazione eccessiva e scorretta
  • Sedentarietà
  • Disidratazione
  • Presenza di malattie endocrinologiche o pancreatiche
  • Dosi eccessive di farmaci per aumentare la glicemia (in caso di ipoglicemia)
  • Dosi scorrette di farmaci per il diabete
  • Assunzione di farmaci steroidei, beta-bloccanti e antipsicotici
  • Infiammazioni ed infezioni.

Come abbassare la glicemia

Se soffri di glicemia alta, il medico potrebbe consigliarti una terapia farmacologica. Se necessario, sarà prescritta anche una somministrazione diretta di insulina, un ormone prodotto dal pancreas che esercita un controllo sui livelli di glucosio nel sangue (ha quindi un’azione ipoglicemizzante). Alla terapia farmacologica dovrà essere necessariamente abbinato un intervento volto a modificare lo stile di vita e l’alimentazione del paziente.

In tal senso, dovrai quindi evitare i cibi ad alto contenuto di carboidrati e grassi, preferendo piuttosto quelli che scatenano una bassa risposta insulinica (frutta e verdura, cereali e cibi ad alto contenuto di fibre).

Immancabile anche l’attività fisica, che rappresenta un modo efficace per abbassare la glicemia a digiuno, per migliorare il metabolismo e regolare la glicemia. Prima di intraprendere un percorso di allenamento mirato, consulta però il tuo medico per valutare la quantità e la frequenza di allenamento adatta a te.

Sarà inoltre importante mangiare poco e spesso, in modo da evitare i cali di zuccheri o le impennate glicemiche post prandiali (ovvero dopo i pasti).

Chi ha la glicemia alta cosa può mangiare?

Se hai la glicemia alta, il tuo medico dovrebbe averti fornito una lista di cibi da evitare e una di cibi da preferire. Fra questi ultimi segnaliamo:

  • Frutta: soprattutto prugne, fragole, albicocche, arance, kiwi, pere e mele
  • Verdure povere di amido, come gli spinaci, i broccoli e i fagiolini
  • Yogurt bianco non zuccherato, latte magro, latte di soia
  • Piselli, legumi e cereali integrali
  • Farina d’avena e farine integrali (ricche di fibre)
  • Uova
  • Pesce e carni magre: come salmone, pollo e così via

Presta particolare attenzione ai succhi di frutta confezionati. Questi infatti contengono spesso delle elevate quantità di zuccheri aggiunti, quindi controlla sempre l’etichetta prima di acquistare un succo di frutta.

I cibi da evitare

Nella lista dei cibi da evitare se si soffre di iperglicemia vi sono innanzitutto quelli zuccherati, ma non solo. Ecco una lista di alimenti che dovresti evitare:

  • Pane bianco
  • Patate
  • Cracker
  • Cornflakes
  • Zucchero
  • Cibi ricchi di grassi saturi e di grassi trans (presenti in alcune margarine, nei prodotti da forno e nelle fritture)
  • Cibi che contengono alti livelli di sodio.

Indice glicemico degli alimenti

Quando parliamo di alimenti contro la glicemia alta, non possiamo non parlare dell’indice glicemico (IG). Si tratta in poche parole di un valore che esprime la velocità con cui gli alimenti contenenti carboidrati fanno aumentare i livelli di glicemia.

Un IG basso è collegato a cibi che non influiscono particolarmente sull’innalzamento della glicemia. Al contrario, cibi con un IG elevato (un esempio è lo zucchero, che ha IG 100), dovrebbero evitati per non creare scompensi glicemici.

Un ottimo metodo per mantenere la glicemia nei range è quindi quello di consumare dei cibi con un basso IG. In questo senso dovremo quindi limitare (ma non eliminare) l’assunzione di carboidrati, preferendo pasta e pane integrali. Tra l’altro, questi ultimi sono ottimi per via dell’alto contenuto di fibre (che rallentano l’assorbimento degli zuccheri).

Glicemia alta: quale dolcificante usare?

Per insaporire i nostri cibi preferiti, quale dolcificante potremmo usare, dal momento che lo zucchero non è ammesso? I dolcificanti artificiali più conosciuti sono l’acesulfame, l’aspartame, la saccarina, che sono più dolci rispetto al normale zucchero, ma apportano pochissime calorie e non alterano i livelli della glicemia.

Gli esperti consigliano comunque di non eccedere nell’assunzione di tali dolcificanti, e di utilizzare come valida alternativa la stevia, un dolcificante naturale a zero calorie che, tuttavia, può non risultare gradevole al palato se aggiunto in grandi quantità.

Integratori per abbassare la glicemia

Sempre e solo dopo averne parlato con il medico, in alcuni casi specifici è possibile fare ricorso a degli integratori per abbassare la glicemia. Fra i più conosciuti vi sono:

  • Sambuco: stimola la produzione di insulina
  • Cannella, che favorisce la regolarità intestinale e regolarizza l’assorbimento degli zuccheri
  • Mirto: aiuta a ridurre la glicemia postprandiale
  • Opunzia: in grado di limitare l’assorbimento degli zuccheri
  • Ginseng americano: riduce l’assorbimento dei carboidrati e facilita il rilascio di insulina.

Glicemia alta, cosa devi sapere sui sintomi e i rimedi

La glicemia è un valore che viene esaminato mediante un semplice test del sangue e che aiuta a valutare la concentrazione di glucosio nel sangue.

Livelli elevati di questo valore possono avere delle conseguenze molto gravi, portando allo sviluppo del diabete e compromettendo le funzionalità di numerosi organi del nostro corpo. Per proteggere la nostra salute, è quindi importante conoscere i sintomi della glicemia alta (secchezza della bocca e della gola, stanchezza, bisogno di urinare più spesso e molti altri).

In presenza di una simile sintomatologia, sarà importante sottoporsi ai dovuti accertamenti, in modo da identificare l’eventuale presenza di iperglicemia.

In tal caso, il medico potrebbe consigliare una terapia farmacologica, unita a un cambiamento nell’alimentazione e nello stile di vita. Potrai anche inserire dei cibi benefici nella tua dieta (come molti tipi di frutta, verdure, proteine magre, qui l’elenco completo dei cibi a basso indice glicemico) e potresti fare ricorso a integratori alimentari contro la glicemia alta (come il Mirto o il Sambuco).

Foto di pasja1000 da Pixabay

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