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Pillola anticoncezionale: la pausa di 7 giorni non serve

Secondo le nuove linee guida, non è necessario fare la pausa di 7 giorni al mese quando si prende la pillola anticoncezionale.

Pillola anticoncezionale: la pausa di 7 giorni non serve

Secondo le ultime linee guida pubblicate dalla Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare (Fsrh) del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists in Gran Bretagna, la pillola anticoncezionale può essere presa tutti i giorni del mese. Questo vuol dire che la pausa di sette giorni fra un ciclo e l’altro non sarebbe più indispensabile. Secondo quanto riferito dall’Independent on line, l’abitudine di fare la pausa di sette giorni era stata presa per far sì che la Chiesa cattolica dicesse sì a qualche forma di contraccezione. Tuttavia la pausa è assolutamente inutile.

Pillola anticoncezionale: inutile la pausa di sette giorni

La rivelazione potrebbe aiutare a gestire più correttamente l’utilizzo della pillola anticoncezionale, evitando così un maggior numero di gravidanze indesiderate. E’ il professore John Gillebaud a spiegarci da dove nasca la pratica della pausa di sette giorni: “Fu il ginecologo cattolico John Rock, fra gli inventori della pillola anticoncezionale, a ideare la pausa, perché sperava che il Papa la accettasse e la rendesse accettabile agli occhi dei credenti. Rock pensò che se avesse imitato il ciclo naturale, il Papa l’avrebbe avallata. Quando la sua campagna fallì, abbandonò la religione, essendosi impegnato per tutta la sua vita a questo scopo e non avendolo raggiunto. Insomma, potrebbe essere che per 60 anni si sia assunta la pillola in modo sub-ottimale per motivi religiosi”.

Se queste linee guida verranno accettate, nel Regno Unito la pillola anticoncezionale dovrebbe modificare la sua prescrizione. Essendo che si può prendere 365 giorni l’anno, il numero di compresse nelle scatole dovrà essere adeguato visto che le confezioni attuali constano solo di 21 compresse. Viene da chiedersi se tali linee guida verranno prese ad esempio anche qui da noi in Italia, con relativa modifica delle confezioni e del foglietto illustrativo.

Via | Adnkronos

Foto | iStock

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