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Alimentazione, l’arma segreta di vino e cioccolato non è il resveratrolo

Uno studio condotto nel Chianti sembra smentire i tanto decantati benefici di questo antiossidante. Cosa dire di quelli dei cibi che lo contengono?

Alimentazione, l’arma segreta di vino e cioccolato non è il resveratrolo

Quando si tratta di alcolici gli esperti di salute sono soliti fare un’eccezione per il vino. Infatti anche se il consumo di alcol in quanto tale non ha nulla di salutare, all’interno del più rinomato fra i “succhi d’uva” sarebbero nascoste molecole dalle spiccate proprietà antiossidanti che renderebbero la variante rossa di questa bevanda un alleato del benessere. A quanto pare, però, le proprietà benefiche del vino non sarebbero da associare al resveratrolo, il composto fino ad oggi considerato responsabile dei vantaggi associati al consumo di questa bevanda. A svelarlo è uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine da un gruppo di ricercatori guidato da Richard Semba, docente alla School of Medicine della Johns Hopkins University (Stati Uniti).

Semba e colleghi hanno condotto le loro ricerche su una popolazione italiana. I partecipanti allo studio erano infatti 783 individui residenti nell’area del Chianti di età superiore ai 65 anni che hanno fornito campioni di urine in cui è stata analizzata la presenza delle molecole prodotte nell’organismo in seguito all’assunzione di resveratrolo. Combinando questi dati con le informazioni a disposizione sulla salute dei partecipanti è stato scoperto che contrariamente a quanto atteso in base alle rinomate proprietà di questo antiossidante gli individui che ne assumevano maggiori quantità (quindi quelli nelle cui urine erano presenti i livelli più elevati dei suoi metaboliti) non avevano una probabilità inferiore di morire rispetto agli altri. Non solo, la concentrazione di resveratrolo nelle urine non è risultata associata con i marcatori dell’infiammazione, alle malattie cardiovascolari o al tasso di incidenza del cancro.

Sulla base di questi risultati Semba ha concluso che

la storia del resveratrolo si è rivelato un altro dei casi in cui si pubblicizzano molto dei benefici per la salute che non sorpassano i test imposti dal tempo.

Gli amanti del vino e degli altri cibi che contengono resveratrolo, ad esempio il cioccolato, non devono però disperarsi.

La convinzione era che alcuni cibi fossero salutari perché contenenti resveratrolo. Non lo abbiamo assolutamente verificato. Ciò significa solo che i benefici, se ci sono, devono arrivare da altri polifenoli o altre sostanze che si trovano in questi alimenti

ha spiegato l’esperto.

Si tratta di cibi complessi e tutto ciò che veniamo a sapere dal nostro studio è che probabilmente i loro benefici non sono dovuti al resveratrolo.

Sarà per questo che qualche tempo fa uno studio ha portato alla conclusione che l’assunzione di integratori a base di resveratrolo può risultare addirittura controproducente per la salute?

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Via | Johns Hopkins Medicine

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