
Former Fiorentina's player Roberto Baggio (L) pushes the wheelchair of former teammate Stefano Borgonovo who suffers of Amyotrophic Lateral Sclerosis (ALS) prior a football game for charity AC Milan vs Fiorentina on October 8, 2008 at Franchi stadium in Florence. The match is organized by former Milan and Fiorentina player Stefano Borgonovo, who suffers of Amyotrophic Lateral Sclerosis (ALS) to raise awareness and funds to search for a cure of the illness. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Ancora una volta i malati di Sla e le loro famiglie scendono in piazza in Italia, per chiedere maggiori diritti e una più efficace assistenza a chi soffre di questa terribile malattia, per dare una mano anche ai famigliari. I malati insieme a chi li assiste ogni giorno sono di nuovo arrivati a Roma, per protestare davanti al Ministero dell’Economia, perché servono maggiori fondi per l’assistenza.
Non è il primo presidio che i malati di Sla insieme ai loro famigliari fanno davanti al ministero, per chiedere maggiori attenzioni e affinché il governo stanzi maggiori fondi per poter garantire ad ogni famiglia che deve convivere ogni giorno con questa malattia di avere l’assistenza di una badante, che possa aiutare genitori, compagni e compagne, figli e figlie ad affrontare meglio la situazione.
I manifestanti chiedono che il governo stanzi fondi per poter garantire la giusta assistenza domiciliare a tutte le famiglie che vivono con dei disabili. Per i malati di Sla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una vera e propria emergenza: le famiglie, infatti, per poter assistere chi soffre di questa patologia spendono dai 2000 ai 5000 euro ogni mese. Una situazione che per molti è insostenibile.
Se in passato il governo Berlusconi aveva fatto dei tagli molto significativi ai fondi destinati all’assistenza e alla formazione di personale qualificato, oggi i manifestanti sono scesi di nuovo in piazza per chiedere al nuovo esecutivo guidato da Letta di trovare un modo per poter aiutare le famiglie dei malati di Sla.