Benessereblog Salute Per dimagrire, l’Interval training è la scelta migliore

Per dimagrire, l’Interval training è la scelta migliore

L’interval training potrebbe rappresentare la scelta giusta per combattere i chili di troppo. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Per dimagrire, l’Interval training è la scelta migliore

L’interval training potrebbe rappresentare la scelta giusta per combattere i chili di troppo. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, secondo cui l’allenamento a intervalli di sprint potrebbe addirittura rivelarsi ancor più efficace per favorire la perdita di peso. La maggior parte delle linee guida sull’attività fisica raccomandano un’elevata quantità di esercizi per la perdita di peso, equivalente a un’ora o più ogni giorno, ma in realtà sono poche le persone che possono ritagliarsi il tempo necessario per soddisfare questa raccomandazione.

Per questa ragione, gli autori hanno cercato di scoprire se l’interval training potesse corrispondere a un allenamento di intensità moderata e continua per la perdita di peso complessiva.

Per rispondere a questa domanda, gli esperti hanno esaminato 41 studi, che hanno coinvolto 1115 persone, ed hanno constatato che, sia l’interval training che un allenamento continuo hanno favorito la riduzione del peso complessivo e della percentuale di grasso corporeo, indipendentemente dal peso iniziale o dal sesso.

Tuttavia, mentre non vi era alcuna differenza significativa per quanto riguarda la percentuale di riduzione del grasso corporeo tra i due approcci, è emersa una differenza significativa per quanto riguarda la quantità di peso perso. L’interval training si è dimostrato il metodo più efficace.

Dal canto loro, gli esperti spiegano però che, prima di optare per un allenamento di questo tipo, bisogna valutare i pro e i contro:

È importante essere consapevoli dei possibili rischi associati all’allenamento ad alta intensità. Ad esempio, questo potrebbe aumentare il rischio di lesioni e imporre uno stress cardiovascolare elevato.

via | ScienceDaily
Foto da Pixabay

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