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Parkinson, fare sport riduce i sintomi

Il morbo di Parkinson potrebbe essere affrontato meglio se si svolgesse della regolare attività fisica.

Parkinson, fare sport riduce i sintomi

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Lo sport non ci rende solo più sani e in forma, ma può rappresentare anche un vero e proprio toccasana per le persone che soffrono del morbo di Parkinson. A renderlo noto sarebbero stati i membri della University of Sydney in Australia, che attraverso uno studio pubblicato sulla rivista Neurology, sarebbero giunti alla conclusione che l’esercizio fisico può effettivamente aiutare le persone affette dalla malattia di Parkinson a migliorare il proprio equilibrio, la propria capacità di muoversi e la qualità della vita in generale. Tuttavia, fare sport pare non riduca il rischio di cadere per i pazienti che si trovano nello stadio avanzato della malattia.

Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno seguito un campione di 231 persone con malattia di Parkinson, alcune delle quali hanno ricevuto la loro solita cura, mentre altre hanno partecipato a un programma di esercizio di 40/60 minuti, volto a migliorare il loro equilibrio e a rafforzare le gambe, con esercizi svolti tre volte alla settimana per un periodo di sei mesi.

Come molti di voi sapranno, quello di cadere è un rischio molto comune per le persone che soffrono di Parkinson.


Le lesioni risultanti, il dolore, le limitazioni dell’attività e la paura di cadere di nuovo, possono davvero influenzare la salute delle persone e il loro benessere

spiegano gli autori dello studio.

Stando a quanto emerso dalle analisi, sembra però che – rispetto ai membri del gruppo di controllo che avevano assunto solamente i consueti farmaci – il numero di cadute dei partecipanti sarebbe stato ridotto nei pazienti la cui patologia era ad uno stadio meno avanzato, ma non in quelli che presentavano uno stadio già più avanzato della malattia.

Per quelli con stadio meno avanzato, si registrava infatti una riduzione del 70% delle cadute, rispetto a coloro che non avevano fatto attività fisica. Ciò implica che, per poter constatare dei reali benefici, gli esercizi dovrebbero essere eseguiti sin all’inizio del processo della malattia.

In generale comunque, tutti coloro che avevano preso parte al programma di esercizio fisico avevano ottenuto dei risultati migliori per quanto concerne i test di capacità di movimento e di equilibrio, manifestavano una minore paura di cadere, e segnalavano un migliore umore generale e una migliore qualità della vita.

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via | Sciencedaily.com

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