I neutrofili sono deiĀ globuli bianchi del sangue che fanno parte dellāesercito di cellule altamente specializzate che compongono il nostro sistema immunitario, e che hanno quindi il compito di difendere e proteggere la nostra salute dall’attacco di germi, batteri e virus. Il nome āneutrofiliā deriva dal fatto che queste cellule non incorporano coloranti istologici (acidi o basici).Ā I leucociti (o globuli bianchi) – cheĀ oltre che dai neutrofili, sono composti anche da basofili, linfociti, monociti ed eosinofili – si differenziano per numero e per il compito che devono svolgere.
La ācontaā normale di queste cellule nel sangue (che hanno mediamente una vita di uno o due giorni), si rileva dallaĀ formula leucocitaria dellāesame emocromocitometrico (che a sua volta fa parte dei test ematici di routine), e si situa tra le 1500 e le 7mila unitĆ per mml cubo, il che significa che i neutrofili rappresentano circa il 70% del totale dei globuli bianchi.
Qual ĆØ il compito dei neutrofili?
Il compito dei neutrofili ĆØ quello di eliminare i germi, soprattutto i batteri o le sostanze tossiche che sono entrate in circolo nellāorganismo, inglobandoli. In tal senso si comportano come dei macrofagi. Durante laĀ gravidanza il numero medio dei neutrofili ĆØ piĆ¹ elevato rispetto alla norma, si tratta di un aumento del tutto fisiologico dovuto allo sforzo che il corpo compie per permettere al feto di crescere senza mettere a repentaglio la salute della futura mamma e del bambino.
Alla luce di quanto detto, se una donna in dolce attesa, ritirando i referti delle sue analisi del sangue di controllo (che il ginecologo prescrive ad ogni trimestre di gravidanza), dovesse accorgersi di avere in generale un aumento di valori dei leucociti, e in particolare di neutrofili, non dovrebbe preoccuparsi.
Neutrofili alti: possibili cause
Come abbiamo visto, in generale quando si presentano valori elevati dei neutrofili durante il periodo della gravidanza non si deve pensare a un problema che dovrebbe destare preoccupazione, poichĆ© questo fenomeno ha spesso una connotazione fisiologica e non ĆØ collegato a nessuna patologia.
Una neutrofilia (il termine che indica, appunto, una presenza di neutrofili piĆ¹ numerosa rispetto al normale) abnorme, potrebbe perĆ² indicare che la futura mamma ĆØ stata colpita da unāinfezione batterica, ad esempio da una cistite, oppure da unāinfezione che puĆ² interessare il cavo orale o anche le vie respiratorie. Unāinfezione fungina (come ad esempio una candidosi vaginale) o parassitaria, invece, difficilmente causerĆ un aumento dei neutrofili. Mai sottovalutare le infezioni in gestazione, come ad esempio quelle provocate dagli herpes in gravidanza che possono mettere a rischio mamma e bebĆØ.
Un aumento repentino, ma del tutto occasionale, di neutrofili, potrebbe essere determinato anche da sforzi fisici eccessivi, mentre un altro momento in cui queste cellule del nostro sistema immunitario potrebbero innalzarsi notevolmente oltre i valori normali ĆØ il momento delĀ parto. Attenzione anche all’assunzione di alcuni farmaci, che potrebbero influire sulla produzione di globuli bianchi, e su quella dei neutrofili in particolar modo. Fra i farmaci in questione si segnalano i cortisonici.
Quando ĆØ il caso di consultare un medico?
Le future mamme che soffrono di malattie autoimmuni (ad esempio lāartrite reumatoide) e di allergie, possono inoltre avare valori āsballatiā per quanto riguarda i neutrofili, ma in questo caso si tratta di un sintomo secondario di patologie che devono comunque essere tenute sotto controllo, per cui in tal caso sarĆ naturalmente molto importante esporre la questione al medico che vi sta seguendo.
In linea generale, la cosa migliore da fare ĆØ comunque quella di rivolgersi al proprio ginecologo per ogni dubbio, anche in relazione agli esiti dei test del sangue (gli esami del sangue sonoĀ anche utili per scoprire eventuale insorgenza di diabete gestazionale o casi di toxoplasmosi in gravidanza).