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Morbo di Addison: sintomi, cause e cure

Il morbo di Addison rientra tra le malattie autoimmuni rare: ecco quali sono i sintomi, quali le cause e le cure per tale patologia e come conviverci.

Morbo di Addison: sintomi, cause e cure

Fonte immagine: Pixabay

Il morbo di Addison è una malattia autoimmune a carico delle ghiandole surrenali, due piccole ghiandole che si trovano sopra i reni e producono due ormoni essenziali per il nostro organismo, ovvero il cortisolo e l’aldosterone. Non è preoccupante purché diagnosticata e trattata tempestivamente, le sue cause sono perlopiù genetiche ma, con quale piccolo accorgimento, si può condurre una vita “normale”. Quali sono i sintomi del morbo di Addison? E come si diagnostica tale patologia? Andiamo per ordine.

Cos’è il morbo di Addison

Come anticipato il morbo di Addison, noto anche come insufficienza surrenalica primaria (in quanto causata da un processo autoimmune), rientra tra le malattie autoimmuni rare. L’incidenza è dello 0,6 per 100.000 abitanti all’anno. È il risultato della distruzione bilaterale della corteccia surrenale, che porta a una conseguente diminuzione dei suddetti ormoni. Le ghiandole surrenali non producono una adeguata quantità dei due ormoni sopra citati comportando la compromissione di un equilibrio.

In particolare, quando la corteccia è danneggiata e non produce abbastanza ormoni corticosurrenali, ci troviamo di fronte ad una insufficienza surrenalica primaria. Si parla invece di insufficienza surrenalica secondaria quando l’ipofisi non è in grado di produrre una quantità sufficiente di adrenocorticotropina (ACTH).

Morbo di Addison: sintomi, cause e cure
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Cortisolo e aldosterone

Il cortisolo, che appartiene ad un gruppo di ormoni chiamati glucocorticoidi, è noto anche come ormone dello stress in quanto aiuta il corpo a rispondere a quest’ultimo. Ma non solo: tra le sue funzioni ci sono quelle di controllare la pressione sanguigna, la glicemia, il metabolismo e ridurre le infiammazioni.

L’aldosterone appartiene invece a una classe di ormoni chiamati mineralcorticoidi. Aiuta a mantenere l’equilibrio di sodio e potassio nel sangue influendo di conseguenza nel mantenere stabile la pressione sanguigna. Entrambi i minerali, inoltre, mantengono in salute la funzione nervosa e quella muscolare.

Morbo di Addison, sintomi

I sintomi legati al morbo di Addison in genere non compaiono all’improvviso, ma si delineano nel corso di molti mesi. Può accadere di accorgersi di esserne affetti a seguito di un evento come una malattia o un infortunio. Generalmente non si sviluppano fino a quando il 90% della corteccia surrenale non è stato danneggiato. In questo caso, peggiorando i sintomi, si indaga su quali possono essere le cause e si giunge ad una diagnosi del morbo.

In particolare, i principali sintomi del morbo di Addison comprendono:

  • Fatica eccessiva
  • Perdita di appetito e dimagrimento
  • Macchie scure della pelle (iperpigmentazione)
  • Ipotensione
  • Svenimento
  • Voglia di sale o di cibi salati
  • Ipoglicemia
  • Necessità di urinare frequentemente
  • Aumento della sete
  • Sintomi gastrointestinali, dolore addominale
  • Dolori muscolari o articolari
  • Irritabilità
  • Depressione

Complicazioni

In assenza di una terapia adeguata, il paziente è esposto al rischio di crisi surrenalica. Tale condizione si presenta con dolori addominali insopportabili e stanchezza estrema, insufficienza renale pressione bassa, ipotensione, shock, ipoglicemia, scompenso cardiovascolare acuto. A chi si chiede se il morbo di Addison porti alla morte, rispondiamo che ciò può accadere se una eventuale crisi surrenalica non viene trattata.

Morbo di Addison: sintomi, cause e cure
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Cause del morbo di Addison

Cosa provoca il morbo di Addison? Le cause che stanno alla base dell’insorgenza di tale patologia comprendono fattori genetici e l’autoimmunità. Nel 75% dei casi è dovuto a un attacco autoimmune. E può manifestarsi da sola o come parte di una rara sindrome ereditaria, la sindrome poliendocrina autoimmune o la sindrome di Schmidt. Nei paesi in via di sviluppo la tubercolosi è stata – e continua ad essere – una delle cause.

Oltre quelle appena citate, esistono delle cause meno comuni del morbo di Addison. Queste includono:

  • Infezioni ripetute
  • Metastasi alle cellule surrenali
  • Emorragia nelle ghiandole surrenali.
  • Rimozione chirurgica delle ghiandole surrenali

Fattori di rischio

Nonostante possa colpire chiunque, hanno una maggiore probabilità di sviluppare tale patologia le persone di età compresa tra 30 e 50 anni. Sono più predisposte anche le persone affette da sindrome poliendocrina autoimmune. Questa è una condizione ereditaria piuttosto rara che vede il sistema immunitario attaccare erroneamente molti tessuti e organi. Ha inoltre una maggiore probabilità di sviluppare tale condizione chi soffre di diabete di tipo 1, problemi alla tiroide o all’ipofisi, anemia perniciosa.

Diagnosi del Morbo di Addison

Come si diagnostica il morbo di Addison? In quanto alla diagnosi, spesso è tardiva in quanto i sintomi di tale patologia possono essere comuni anche ad altri disturbi e si sviluppano lentamente. I medici possono scoprirla “accidentalmente” in seguito ad un esame del sangue di routine, magari per via di bassi livelli di sodio o alti livelli di potassio. Un altro campanello di allarme possono essere le macchie scure sulla pelle. La diagnosi viene confermata dai test biochimici, e viene stabilita dimostrando bassi livelli di cortisolo e aldosterone, livelli elevati di renina e una risposta attenuata del cortisolo con la stimolazione con ACTH.

Morbo di Addison: sintomi, cause e cure
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Cura del morbo di Addison

La diagnosi precoce è fondamentale per la gestione dell’insufficienza surrenalica. Se la diagnosi è ritardata, infatti, comporta un’elevata morbilità e mortalità. La principale cura risiede nella sostituzione degli ormoni dei quali il corpo è carente, ovvero cortisolo e aldosterone, con versioni sintetiche degli stessi. In particolare, farmaco idrocortisone nel primo caso, e fludrocortisone nel secondo. Data la natura cronica della patologia, si tratta di un trattamento che deve essere assunto per tutta la vita.

Come si cura il morbo di Addison? I dosaggi vengono naturalmente studiati dal medico sulla base della situazione del singolo paziente, e monitorati costantemente. Grazie alla possibilità di una tale cura, la prognosi per la malattia di Addison – le testimonianze lo confermano – è generalmente positiva. I soggetti che ne sono affetti possono condurre una vita “normale”. Con un adeguato trattamento, quindi, questi hanno le stesse aspettative di vita dei soggetti sani. Le statistiche dicono, però, che circa la metà dei pazienti sviluppa un’altra condizione autoimmune nel corso del tempo.

Morbo di Addison alimentazione

C’è una correlazione tra Morbo di Addison e alimentazione? Alcuni pazienti affetti dal morbo di Addison (che registrano un basso contenuto di aldosterone) possono trarre beneficio da una dieta ricca di sodio. E, quindi, dal consumo di cibi salati ma nutrienti come uova, formaggio, noci e semi, ma anche spuntini con cracker salati o pretzel. Nel caso in cui si assumano alte dosi di corticosteroidi aumenta il rischio di incorrere nell’osteoporosi. Per questo motivo, in questo particolare caso, potrebbe essere necessario proteggere le ossa assumendo abbastanza calcio e vitamina D tramite la propria dieta. E quindi prediligere latte, formaggio, yogurt, ricotta, ma anche verdure come broccoli e cime di rapa, ed ancora tofu e alimenti fortificati.

Morbo di Addison, invalidità

Le malattie dell’apparato endocrino danno diritto, seppur in diversa misura, all’invalidità civile. Tali patologie risultano essere particolarmente invalidanti peggiorando, nei fatti, la qualità della vita di chi ne soffre. Nel caso del morbo di Addison, viene riconosciuto fino al 100% di invalidità civile. In quanto alla legge 104…

Prevenzione

Purtroppo si tratta di una malattia che non può essere prevenuta. Tuttavia, è possibile porre in atto alcuni piccoli accorgimenti per evitare complicazioni. Ad esempio, in caso di morbo di Addison lo stress deve essere tenuto sotto controllo. Eventi traumatici possono infatti aumentarne i livelli ed influenzare il modo in cui il nostro organismo rispondere alle cure. In casi come questo può essere utile ricorrere allo yoga o alla meditazione.

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