Benessereblog Alimentazione L’educazione alimentare da insegnare a bambini e ragazzi

L’educazione alimentare da insegnare a bambini e ragazzi

Ecco i principi dell'educazione alimentare da insegnare ai propri ragazzi per sconfiggere l'obesità e assicurargli una vecchiaia in salute.

L’educazione alimentare da insegnare a bambini e ragazzi

L’educazione alimentare dovrebbe essere alla base della crescita di ogni bambino e di ogni ragazzo. La dieta, infatti, non è solo il carburante per affrontare con la giusta energia la giornata, ma è anche la benzina che permette al nostro corpo di vivere in salute per il tempo più lungo possibile. Inoltre, è una questione culturale, quindi dare ai piccoli di casa le basi per mangiare correttamente non è tempo perso, ma un investimento per il loro futuro.

Devono imparare che la giornata è articolata su cinque pasti: la colazione, il pranzo, la cena e due spunti (ovvero una merenda a metà mattina e una a metà pomeriggio). È necessario che in ogni pasto ci sia un piatto di frutta o di verdura. A colazione e per merenda dovrebbero imparare a mangiare un po’ di frutta, mentre a pranzo e a cena fare il pieno di verdura. Questi prodotti sono ricchi di vitamine, sostanze che proteggono il corpo dalle malattie e potenziano il sistema immunitario.

La Dieta Mediterranea si basa su una piramide alimentare, alla cui base c’è l’attività fisica, indispensabile per l’organismo. Seguono poi i cereali e le patate, la frutta e verdura, i fagioli, i legumi e la frutta a guscio. Ciò vuol dire che questi prodotti dovrebbero essere ampiamenti consumati nel corso della giornata. A metà della piramide, invece, ci sono i formaggi e i latticini, che invece devono essere mangiati con più moderazione.

Andando avanti si trovano poi pesce, uova e pollame, che dovrebbero essere assunti solamente qualche volta nel corso della settimana, mentre la carne rossa e i dolci bisognerebbe mangiarli solo alcune volte al mese. È importante, inoltre, imparare a evitare le calorie vuote, ovvero quelle calorie che non hanno valore nutrizionale, perché inutili all’organismo ma potenzialmente ingrassanti (come snack confezionati, patatine e bibite gassate).

Foto | Getty Images

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