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I sintomi dell’autismo infantile da riconoscere nei bambini

Come riconoscere i sintomi dell'autismo sin dalla più tenera età.

I sintomi dell’autismo infantile da riconoscere nei bambini

L’autismo, o disturbo dello spettro autistico, influisce sulla capacità di socializzare e causa difficoltà di comunicazione anche gravi. L’autismo può essere diagnosticato a qualunque età, ma generalmente la diagnosi avviene in età infantile. Il disturbo è più frequente nei bambini che nelle bambine.

Normalmente i bambini sono molto socievoli in quanto tendenzialmente portati a sorridere, a guardare negli occhi, in particolare gli adulti, e tentare di imitarne i suoni ed i gesti. Uno dei campanelli di allarme dell’autismo è proprio l’assenza di questi atteggiamenti. Ma non è l’unico. I primi sintomi dell’autismo infantile da riconoscere nei bambini includono la chiusura, parziale o totale, sin dalla più tenera età, agli stimoli esterni.

Crescendo questi segnali spia possono trovare conferma nella difficoltà di comunicazione, nella totale mancanza di consapevolezza sociale e di interesse verso gli altri ed in una sorta di immersione del bambino in un mondo tutto suo.

L’autismo mediamente è identificato intorno al trentesimo mese di vita. In particolare quando il bambino a quest’età non risponde ancora al suo nome, alle coccole ed evita l’interazione con gli altri. Alcuni sintomi sono presenti anche prima dei 30 mesi come:

  • mancanza di sorriso a sei mesi;
  • nessuna risposta ai suoni, sorrisi o espressioni facciali a nove mesi;
  • nessun tentativo di parlare, indicare o raggiungere qualcosa a 12 mesi;
  • nessuna parola pronunciata a 16 mesi;
  • nessuna frase pronunciata a 24 mesi;
  • regressione nello sviluppo;
  • mancanza di qualsiasi capacità di parlare o socializzare tra i 24 e i 30 mesi.

Arrivati in età prescolare, l’autismo si manifesta con l’isolamento del bambino che si esclude volontariamente dalla socializzazione con gli altri bambini. Altri sintomi sono il tentativo di evitare lo sguardo degli altri o comportamenti senza senso reiterati, come dondolarsi o battere continuamente la mano.

La difficoltà maggiore si manifesta nel linguaggio. Spesso non vogliono avere interazioni e quando si riesce a convincerli a pronunciare qualche parola diventa evidente il difetto chiamato “ecolalia”, cioè la ripetizione involontaria, come di una eco, di parole dette da altri. Questo disturbo è presente nel 75% dei casi di autismo. Un altro disturbo può essere ad esempio riferirsi a se stessi parlando in terza persona.

Esistono diversi gradi di autismo. I bambini con grado lieve possono avere qualche problema a scuola, ma di solito riescono a vivere una vita normale, con il supporto della comunità e della famiglia. Altri invece con difetti gravi non riescono ad avere alcun tipo di istruzione e spesso manifestano alcune malattie mentali. Alcuni bambini autistici possono essere dei fenomeni in alcune attività, in particolare artistiche come la musica.

Via | ninds; aacap
Foto | Flickr

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