
Laboratory test, Hepatitis C, blood tubes on paper
Sono sempre più frequenti i casi di epatite C contratti a seguito di trattamenti di bellezza (dalla manicure, ai tatuaggi, dalle rasature ai piercing). Nel 2017 il 34% delle infezioni segnalate sono imputare a questo genere di causa, secondo il primo bollettino del Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute-SEIEVA dell’Istituto superiore di sanità. I casi di epatite B quest’anno (dati fino al 22 novembre) sono stati 178, mentre quelli di
epatite C 47.
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Quali sono gli altri fattori di rischio? La tossicodipendenza (31,8%), i rapporti sessuali a rischio (31%) e l’esposizione in ospedale (30%), con emodialisi, interventi chirurgici, endoscopia o trasfusioni. C’è però una notizia positiva e importante: dal 1985 in Italia c’è stato un calo generale per tutte le infezioni da epatite, in particolare B e C. In oltre 30 anni l’incidenza è scesa dagli oltre 10 casi per 100mila abitanti della fine degli anni ’80 a meno di 1 caso per 100mila dal 2010 per l’epatite B e dal 2000 per l’epatite C.
Via | IlGazzettino