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Enfisema polmonare: cause e sintomi

L'enfisema polmonare è una malattia cronica che colpisce i polmoni, e può causare difficoltà respiratorie e gravi danni polmonari. La malattia colpisce più spesso coloro che fumano, e tende a svilupparsi lentamente, ma in modo irreversibile, nel corso del tempo. Ad oggi non esistono cure per l’enfisema polmonare, ma grazie a una diagnosi precoce, la progressione della malattia può essere rallentata, tutelando così la qualità della vita di chi ne è affetto.

Enfisema polmonare: cause e sintomi

Fonte immagine: Pexels

L’enfisema polmonare è una malattia cronica i cui sintomi iniziali sono difficili da riconoscere, una condizione che colpisce i polmoni, o più esattamente gli alveoli polmonari, quelle piccole sacche che si trovano all’interno del polmone, e che hanno l’importante compito di permettere gli scambi di ossigeno e anidride carbonica con il sangue.

Quando si parla di enfisema, si tende ad associare istintivamente la malattia al fumo di sigaretta.

In effetti, il tabagismo rappresenta una delle principali cause dell’enfisema polmonare, ma non è la sola.

Anche altri fattori, come l’esposizione a sostanze tossiche, o la presenza di malattie rare sottostanti, potrebbe causare lo sviluppo di questa patologia.

In questo articolo vedremo quali sono i sintomi di enfisema polmonare, partendo da quelli iniziali fino ad arrivare a quelli più gravi, che si presentano quando la malattia è in una fase più avanzata.

Prima di tutto, però, vediamo effettivamente cos’è un enfisema polmonare, dove e come si sviluppa.

Enfisema polmonare: cos’è?

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L’enfisema è una patologia caratterizzata dalla progressiva e irreversibile perdita di elasticità degli alveoli polmonari, delle piccolissime cavità al cui interno avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e l’aria che respiriamo.

La funzione degli alveoli polmonari è molto importante, poiché hanno il compito di ossigenare il sangue e di depurarlo dell’anidride carbonica.

Nei pazienti con enfisema, l’aumento del volume degli alveoli polmonari ne comporta un danno alle pareti, che possono arrivare a rompersi, riducendo, di conseguenza, la superficie di tessuto polmonare in grado di assorbire ossigeno, con conseguenti problemi respiratori.

Ecco perché, tra i sintomi iniziali di enfisema polmonare, si sviluppano proprio la mancanza di fiato e il fiato corto (dispnea).

Incidenza

Quante persone soffrono di enfisema polmonare nel mondo? In media, si stima che la malattia colpisca circa 210 milioni di persone nel mondo. Ogni anno, i casi di morte per enfisema polmonare sono circa 3 milioni.

La malattia colpisce perlopiù le persone sopra i 50 anni di età e gli anziani.

Se fino ad alcuni anni fa, l’enfisema riguardava perlopiù gli uomini, in quanto questi erano più spesso inclini al vizio del fumo, oggi l’incidenza della malattia è simile per uomini e donne.

Insieme alla bronchite cronica, l’enfisema fa spesso parte del gruppo di malattie polmonari chiamate BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), che causano difficoltà respiratorie e altre gravi conseguenze.

Enfisema polmonare: cause

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Quali sono le cause dell’enfisema polmonare? Uno dei più comuni fattori all’origine di questa malattia, lo abbiamo già visto, è senz’altro il fumo di sigaretta, sia quello attivo che il fumo passivo, incluso il fumo a cui vengono esposti i bambini durante i mesi della gravidanza.

Si ritiene che il tabagismo sia la causa del 90% dei casi di enfisema polmonare. Fra le altre possibili cause, vi sono anche:

  • Esposizione a sostanze tossiche e irritanti, come smog, gas di scarico, fumo passivo e polvere
  • Infezioni e disturbi respiratori frequenti, come bronchite e attacchi asmatici
  • Nascere prematuri e avere un basso peso alla nascita
  • Difese immunitarie deboli
  • Ereditarietà.

Alcune persone possono sviluppare una forma di enfisema correlata a una carenza di alfa 1-antitripsina (AAT), in cui la patologia è causata da un deficit di questo enzima. In casi del genere, l’enfisema può svilupparsi anche in giovane età, e non risulta collegato ai fattori di rischio citati, come il fumo di sigaretta o l’esposizione a sostanze tossiche.

Quali sono i sintomi di un enfisema polmonare?

enfisema polmonare sintomi
Fonte: Pixabay

Oltre alla mancanza di fiato, in presenza di una malattia come l’enfisema polmonare, quali sono i sintomi da riconoscere?

La malattia si manifesta innanzitutto con una sensazione di fiato corto e dispnea. Questi disturbi possono manifestarsi, in un primo momento, dopo aver affrontato situazioni che richiedono un certo sforzo. Spesso i sintomi iniziali di enfisema polmonare vengono trascurati, perché la persona crede, erroneamente, che la mancanza di fiato sia dovuta più a un’eccessiva sedentarietà e a una scarsa forma fisica, piuttosto che a un problema respiratorio.

Man mano che la malattia progredisce, però, il respiro affannoso si presenta anche durante o dopo aver compiuto attività semplici, come scendere e salire le scale. È questo il sintomo che spesso induce le persone a rivolgersi al proprio medico curante o a uno pneumologo.

Tra gli altri sintomi e segni di enfisema polmonare, si segnalano anche:

  • Scompenso cardiaco
  • Tachicardia
  • Tosse persistente con presenza di espettorato
  • Stanchezza apparentemente immotivata
  • Ansia e depressione
  • Disturbi del sonno
  • Respiro rumoroso o sibilante: durante la respirazione si può avvertire una sorta di sibilo. In un primo momento, tale suono si avverte durante lo svolgimento di attività “faticose”, ma nei casi di enfisema polmonare grave il sintomo si verifica anche quando il soggetto svolge mansioni leggere
  • Labbra e unghie viola (cianosi): questo sintomo si verifica nei casi di grave enfisema polmonare, ed indica una scarsa ossigenazione del sangue
  • Torace molto gonfio, detto anche “torace a botte”: alla vista, il torace sembra rimanga fermo nella posizione di inspirazione
  • Perdita di peso.

Possibili complicanze

Come abbiamo visto poc’anzi, spesso la diagnosi di enfisema polmonare viene ritardata dalla convinzione, del paziente, di non avere una malattia respiratoria, e che i sintomi iniziali siano dovuti in realtà a fattori come sedentarietà o a una forma fisica non proprio smagliante.

Inoltre, di fronte alla mancanza di fiato, inizialmente la persona tende ad adattare le proprie attività quotidiane, evitando di svolgere mansioni che possano causare o esacerbare il sintomo.

Ma che problemi porta l’enfisema polmonare, se non viene adeguatamente individuato e trattato?

Fra le possibili complicazioni dell’enfisema polmonare vi sono una grave insufficienza respiratoria e il rischio di pneumotorace, che può a sua volta portare a un collasso del polmone.

La malattia può anche causare danni al cuore, ed è una delle cause del cuore polmonare, ovvero un ingrandimento del ventricolo destro, dovuto a un aumento della pressione arteriosa polmonare.

Diagnosi

Quando il paziente con enfisema si rivolge al medico, solitamente lo fa in una fase avanzata della malattia, ovvero quando l’affanno e gli altri sintomi diventano difficili da ignorare e gestire.

Il medico, dopo un’attenta valutazione dei disturbi manifestati dal paziente, potrà suggerire una serie di test diagnostici di funzionalità polmonare, che includono esami come quello della spirometria, in cui il paziente deve soffiare dentro uno strumento per misurare il flusso di aria emesso dopo un respiro profondo.

Altri test diagnostici per l’enfisema polmonare includono:

  • Radiografia del torace
  • Emogasanalisi, che misura i livelli ossigeno e anidride carbonica nel sangue
  • Test del cammino, in cui lo specialista valuterà il grado di tolleranza allo sforzo fisico del paziente
  • Tomografia computerizzata del polmone, che mostra lo stato di salute del tessuto alveolare
  • Analisi del sangue, utili per valutare la quantità di anidride carbonica e ossigeno presenti nel sangue e, nei soggetti con enfisema polmonare prima dei 40 anni di età, per individuare l’eventuale presenza di malattie genetiche all’origine della condizione.

Il medico dovrà inoltre esaminare la funzionalità e lo stato di salute degli altri organi, come cuore e cervello, poiché tutto il corpo potrebbe subire danni a causa di una scarsa ossigenazione del sangue.

Enfisema polmonare: cura

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Ad oggi, non esistono delle cure che possano invertire i danni causati dalla malattia e riparare la funzionalità polmonare deteriorata. È però possibile “bloccare” l’enfisema polmonare, ovvero rallentare il decorso della malattia e, di conseguenza, preservare la funzionalità polmonare del paziente.

Per farlo, è essenziale che il soggetto smetta immediatamente di fumare e che non si esponga a sostanze tossiche o irritanti, che possono aggravare lo stato di salute.

La persona con enfisema polmonare dovrà anche migliorare il proprio stile di vita, svolgere della regolare attività fisica, seguire una dieta sana, che possa garantire il giusto apporto di minerali, vitamine e nutrienti, e seguire correttamente le terapie farmacologiche prescritte dal medico.

Farmaci, riabilitazione e chirurgia

Per tenere a bada i sintomi della malattia, il medico consiglierà alcuni farmaci, come i broncodilatatori per via inalatoria, antinfiammatori per ridurre l’ostruzione bronchiale e, quando necessario, farmaci antibiotici, indicati in presenza di concomitanti infezioni batteriche.

Nei pazienti la cui dispnea compromette la qualità della vita in modo importante, sarà consigliata un’apposita fisioterapia respiratoria, che consiste nell’esecuzione di alcuni esercizi volti a rinforzare i muscoli respiratori e migliorare la capacità respiratoria in situazioni di sforzo fisico.

Nei casi più gravi di enfisema, può rendersi necessario l’utilizzo di ossigeno, necessario per prevenire gravi complicazioni.

Il trattamento chirurgico si rende necessario nei casi in cui vi siano grandi dilatazioni degli alveoli o collasso del polmone. Il trattamento consiste nell’asportazione delle aree del polmone gravemente danneggiate dall’enfisema (intervento di bullectomia) o in un trapianto del polmone.

Enfisema polmonare: aspettative di vita

Allo stato attuale, non è possibile curare l’enfisema polmonare e ripristinare lo stato di salute dei polmoni. Con i giusti trattamenti, però, si ha la possibilità di bloccare la progressione della malattia e tenerne a bada i sintomi.

Se non trattato, l’enfisema può però rappresentare un serio pericolo per la vita. Nei pazienti in cui la malattia viene diagnosticata in uno stadio avanzato o terminale, e in cui non vengono adottati i trattamenti necessari, l’aspettativa di vita è di circa 5 anni.

Tuttavia, cambiare stile di vita, assumere i farmaci prescritti e smettere totalmente di fumare, rappresentano tre strategie efficaci per prolungare la vita di coloro che soffrono di questa condizione.

Fonti

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