
Assumere integratori di Omega 3 non aiuta a ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Questo è ciò che emerge da un nuovo studio che è stato recentemente pubblicato sulle pagine della rivista British Medical Journal, i cui autori sostengono che i medici non dovrebbero consigliare di assumere tali prodotti per la prevenzione o il trattamento di questa malattia.
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L’aumento dell’assunzione di acidi grassi omega-3 nella dieta avrebbe infatti un effetto scarso o nullo sul rischio di diabete di tipo 2.
Da precedenti studi era emerso che gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) derivati da pesci grassi e da piante (acido alfa-linolenico e omega-6) offrivano effetti benefici sull’organismo, in grado di proteggere dal rischio di soffrire di diabete di tipo 2, ma i risultati non sono mai stati conclusivi. Per esaminare la questione, i ricercatori dell’Università dell’East Anglia hanno adesso analizzato ben 83 studi per un totale di 121.070 persone (con e senza diabete).
Ebbene, i ricercatori hanno constatato che l’aumento dei grassi omega-3 a catena lunga aveva avuto un effetto scarso o nullo sul rischio di soffrire di diabete o sul metabolismo del glucosio. Alla luce di quanto emerso, gli esperti ritengono dunque che i medici non dovrebbero suggerire l’assunzione di tali supplementi per prevenire (o per trattare) il diabete. Inoltre, gli esperti sottolineano che saranno necessari ulteriori e più ampi studi, della durata di almeno 12 mesi, per poter giungere a delle conclusioni definitive.
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via | ScienceDaily
Foto da Pixabay