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Dermatite erpetiforme: cause, sintomi da riconoscere e trattamenti

La dermatite erpetiforme non è una malattia causata dal virus dell'herpes. Scopri quali sono le cause e i trattamenti più efficaci per combatterla

Dermatite erpetiforme: cause, sintomi da riconoscere e trattamenti

Fonte immagine: Foto di Anastasia Gepp da Pixabay

La dermatite erpetiforme, detta anche dermatite erpetiforme di Duhring o celiachia della pelle, è una malattia che provoca una sensazione di intenso prurito e la formazione di sfoghi a livello cutaneo. Questa forma di dermatite colpisce spesso le persone con malattia celiaca, una malattia autoimmune comune, a causa della quale il corpo del soggetto non è in grado di digerire il glutine, una proteina che si trova in numerosi alimenti.

La dermatite erpetiforme di Duhring colpisce in particolar modo i giovani adulti, soprattutto le persone di età compresa fra i 30 e i 40 anni. Tuttavia, anche bambini e anziani possono manifestarne i sintomi, seppur meno frequentemente.

In questo articolo vedremo quali sono le cause della dermatite erpetiforme, scopriremo come riconoscerla dai sintomi e vedremo quali sono i migliori rimedi per combatterla.

Cos’è la dermatite erpetiforme?

La dermatite erpetiforme di Duhring (anche detta dermatite polimorfa dolorosa di Brocq, così definita in quanto provoca manifestazioni come eritemi, vescicole, bolle e papule) è una malattia cronica e autoimmune strettamente collegata alla celiachia. La parola “erpetiforme” potrebbe trarre in inganno. In realtà la malattia non ha nulla a che vedere con le infezioni causate dagli herpes virus. La condizione è infatti così chiamata semplicemente per via delle manifestazioni cutanee che essa comporta, come la formazione di bolle e vescicole dall’aspetto a grappolo, caratteristica tipica delle infezioni provocate dal virus dell’herpes.

La dermatite erpetiforme, dunque, non è altro che la manifestazione a livello cutaneo di un’intolleranza alimentare. Ma a cosa è dovuta una simile reazione? In condizioni normali, il sistema immunitario del nostro corpo produce delle cellule che hanno la funzione di proteggerlo dagli attacchi degli agenti estranei o pericolosi (come ad esempio batteri e virus). Tali cellule reagiscono agli agenti potenzialmente dannosi producendo delle proteine, chiamate anticorpi, ovvero – in questo caso – l’immunoglobulina A (IgA). Questi ultimi attaccano gli invasori e li distruggono.

Quando si soffre di una malattia autoimmune, come ad esempio la celiachia, il sistema immunitario aggredisce i propri tessuti come se fossero degli invasori. In questo caso, prendono di mira la cute.

Ad innescare questa reazione è l’ingestione del glutine.

Chi corre più rischi?

Abbiamo visto che la dermatite erpetiforme di Duhring colpisce soprattutto – ma non esclusivamente – i giovani adulti. Questa forma di dermatite è più comune fra le persone di origine europea, mentre si presenta più raramente nelle persone di origine africana o asiatica.

Generalmente sono maggiormente colpiti gli uomini rispetto alle donne, con un maggior rischio di presentare anche delle lesioni orali o genitali.

Elemento in comune fra tutti i pazienti che presentano questo disturbo è la celiachia, che in molti casi può non comportare altri sintomi. Non a caso, questa condizione viene spesso definita “celiachia della pelle”.

Si stima che ad esserne colpiti siano circa il 15-25% dei pazienti celiaci. Per questa ragione, coloro che presentano questa condizione devono sottoporsi anche ai consueti test ed esami per la celiachia, in modo da individuare l‘eventuale presenza della malattia.

Cos’è invece la dermatite seborroica?

Dermatite erpetiforme: i sintomi

Come riconoscere la dermatite erpetiforme? L’eruzione cutanea pruriginosa tipica della dermatite erpetiforme potrebbe essere confusa con altre condizioni della pelle. Tale eruzione si manifesta con la comparsa di gruppi (o grappoli) di vesciche di forma rotonda e di colore rosso-rosato, che provocano un forte prurito, gonfiore, bruciore intenso e arrossamento della pelle.

La malattia può avere un esordio improvviso o graduale. Generalmente le lesioni e le vescicole si presentano in modo simmetrico su gomiti e sulle ginocchia, per poi propagarsi sulle natiche, sulla zona lombare, intorno all’attaccatura dei capelli e sulla nuca.

Sintomo che anticipa la comparsa delle vescicole è un forte bruciore, associato a una sensazione di prurito. Dopo un giorno dall’inizio di questi disturbi, il paziente noterà la comparsa delle papule e delle bolle.

Poiché il prurito è molto intenso e la pelle è particolarmente fragile, grattando la parte colpita il paziente potrebbe rompere le papule, aggravando così la situazione e rendendo più difficoltosa per il medico l’identificazione della causa del disturbo.

Talvolta le vescicole possono comparire anche nel cavo orale, ma in tal caso sono generalmente asintomatiche. In molti casi, i pazienti non mostrano sintomi gastrointestinali, ma talvolta la reazione al glutine può interessare anche l’intestino, e ciò causerà la comparsa di altri sintomi come:

  • Gonfiore addominale
  • Crampi
  • Stitichezza e/o diarrea
  • Dolore allo stomaco e altri disturbi intestinali.

Cause e fattori di rischio

Fonte: Foto di Roberto DB da Pixabay

Come abbiamo visto, la condizione è legata all’intolleranza al glutine. Le persone che soffrono di celiachia possono quindi manifestare i sintomi della dermatite erpetiforme dopo aver assunto cibi contenenti questo complesso proteico (come grano, segale e orzo).

Tali soggetti corrono generalmente anche un maggiore rischio di soffrire di altre malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico, il diabete, la tiroidite di Hashimoto, la malattia di Addison, la vitiligine e diverse altre.

Come avviene la diagnosi?

Per una corretta diagnosi, è consigliabile rivolgersi a dei centri di dermatologia specializzati. Come abbiamo accennato, spesso la condizione presenta infatti dei sintomi simili a quelli di altri disturbi, come l’herpes zoster o l’eczema, per cui inizialmente un medico non specializzato potrebbe essere tratto in inganno.

Per confermare la diagnosi di dermatite erpetiforme sarà necessario eseguire una biopsia cutanea e il test di immunofluorescenza diretta, una tecnica volta a identificare l’eventuale presenza di antigeni e anticorpi. Campioni di pelle del paziente dovranno essere quindi analizzati al microscopio.

Inoltre, saranno effettuate delle analisi del sangue per la ricerca degli anticorpi che potrebbero aver provocato il problema, e per individuare la celiachia nel paziente.

Sai cos’è la dermatite poliforma solare? Scoprilo nel nostro approfondimento dedicato su Benessereblog.

Come si cura la dermatite erpetiforme?

Ma come combattere i sintomi della dermatite polimorfa dolorosa di Brocq? Il trattamento di questa condizione prevede due approcci, uno farmacologico e uno di tipo alimentare.

Dal punto di vista farmacologico, il medico consiglierà l’assunzione di dapsone. Questo farmaco orale offre un miglioramento significativo e permette di ridurre ed eliminare le lesioni, il bruciore e il prurito. Grazie all’assunzione del dapsone, i sintomi più fastidiosi della dermatite (come bruciore e prurito) dovrebbero attenuarsi nell’arco di 48-72 ore.

In alternativa al dapsone (che rappresenta la terapia farmacologica preferenziale), se necessario il medico potrebbe consigliare anche la sulfapiridina, che potrebbe avere però un’efficacia minore rispetto al farmaco precedente.

In entrambi i casi, si tratta di farmaci che possono comportare degli effetti collaterali importanti, come anemia, nausea, vomito e inappetenza.

Inoltre, il medico potrebbe consigliarti l’applicazione locale di creme specifiche per alleviare il prurito e la sensazione di bruciore.

Unitamente all’approccio farmacologico, sarà necessario adottare anche un approccio alimentare, eliminando dalla propria dieta qualsiasi alimento contenente glutine. La dieta gluten free rappresenta l’approccio d’elezione per i pazienti con dermatite erpetiforme.

In alcuni casi anche lo iodio, un ingrediente spesso presente nel sale, può aggravare i sintomi, per cui il medico potrebbe consigliarti di evitarlo.

Dermatite erpetiforme: prognosi

Nel paziente che segue attentamente una dieta senza glutine e assume i farmaci consigliati per il trattamento, i sintomi della dermatite erpetiforme dovrebbero attenuarsi e sparire relativamente in breve tempo.

Lo sai che esistono anche la dermatite da stress e la dermatite allergica? Scopri di più nei nostri approfondimenti.

Cosa devi sapere sulla dermatite erpetiforme

Dermatite erpetiforme
Fonte: Foto di Stefano Escandiussi stecks05 da Pixabay

La dermatite erpetiforme (nota anche con il nome di dermatite erpetiforme di Duhring, dermatite polimorfa dolorosa di Brocq o celiachia della pelle) provoca la formazione di protuberanze e vesciche che causano un forte bruciore e un intenso prurito. Questa manifestazione cutanea colpisce le persone con celiachia.

Nonostante il nome possa far pensare a una dermatite causata da un herpes virus, in realtà la condizione non ha nulla a che vedere con il virus in questione. La denominazione deriva infatti solamente dalla forma delle vescicole, che ricordano molto gli sfoghi cutanei provocati dall’herpes.

I sintomi della malattia possono essere tenuti sotto controllo mediante un approccio farmacologico. Ovvero tramite l’assunzione di dapsone, che rappresenta la terapia più indicata, o la sulfapiridina. Per poter eliminare i sintomi è inoltre fondamentale seguire una dieta priva di glutine.

Evita di optare per le diete fai da te, e consulta un dietologo esperto per conoscere gli alimenti da assumere e quelli da evitare.

Scopri anche tutte le informazioni utili in merito alla dermatite sulle mani e sulla dermatite da sudore.

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