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Come si cura la dermatite da acari?

La cura della dermatite da acari prevede principalmente l'uso di trattamenti topici e farmaci. Gli antistaminici e i corticosteroidi riducono infiammazione e prurito. Lavare la biancheria a temperature elevate, mantenere l'igiene personale e aspirare frequentemente l'ambiente possono ridurne la presenza in casa. Evitare fattori scatenanti come polvere e peli di animali è essenziale. Consultate un dermatologo per una corretta diagnosi e un piano terapeutico mirato.

Come si cura la dermatite da acari?

Fonte immagine: Pixabay

La dermatite da acari è una fastidiosa condizione cutanea causata dall’infestazione di tali aracnidi sulla pelle. Gli acari sono microscopici parassiti che si nutrono di piccole particelle di pelle e vivono negli ambienti domestici. Una loro infestazione può provocare una serie di sintomi spiacevoli, come prurito, eruzioni cutanee e arrossamenti. Fortunatamente, esistono diverse strategie per trattare e curare efficacemente la dermatite da acari. In questo articolo, analizziamo le migliori opzioni di cura per alleviare i sintomi e prevenire future infestazioni.

Come curare una dermatite da acari

Come si cura la dermatite da acari? E’ un processo che coinvolge diverse azioni volte a ridurne l’infestazione sulla pelle, alleviare il prurito e promuovere la guarigione delle lesioni cutanee. La prima e fondamentale misura per trattarla risiede – banalmente -nell’eliminazione degli acari dall’ambiente in cui si vive. Questo implica una pulizia approfondita di tutta la casa, con particolare attenzione a materassi, cuscini, tende, tappeti e altri tessuti che possono accumulare polvere e acari. Lavate la biancheria da letto a temperature elevate e passate l’aspirapolvere regolarmente: aiuterà a ridurne il numero nell’ambiente.

Per quanto riguarda il prurito e l’infiammazione cutanea causata dalle punture di acari, possono essere utilizzati trattamenti topici. Creme o unguenti contenenti corticosteroidi possono essere applicati sulla pelle per ridurre l’irritazione e il rossore. Naturalmente è importante consultare un medico prima di utilizzare tali prodotti, in quanto l’uso prolungato di corticosteroidi può comportare effetti collaterali indesiderati. Anche gli antistaminici possono rivelarsi utili per ridurre il prurito associato alla dermatite da acari. Questi farmaci bloccano l’azione dell’istamina, una sostanza chimica prodotta dal sistema immunitario, riducendo così il prurito e l’irritazione.

Una buona regola riguarda l’igiene personale: questa è essenziale per evitare ulteriori infestazioni e per prevenire la diffusione della dermatite. Docciarsi regolarmente con acqua calda e sapone può aiutare a rimuovere gli ostinati aracnidi dalla pelle e ridurre il rischio di infezioni secondarie.

Quanto durano gli acari sulla pelle?

Gli acari possono restare sulla pelle circa 3-4 settimane. Dal momento in cui depongono le uova allo stato di acaro adulto passano 10-13 giorni. Il loro ciclo vitale è di circa 6/8 settimane, le femmine iniziano a deporre uova dopo 2/3 settimane dalla loro nascita. Nell’arco della loro breve vita ne depongono circa 100. Da qui si capisce quanto sia facile che si verifichi una loro infestazione. Non a caso l’allergia agli acari della polvere è una delle forme allergiche più comuni. Hanno la tendenza a preferire alcune zone del corpo nelle quali infestarsi. Le parti più colpite sono di solito le pieghe cutanee, come i polsi, le ascelle, i gomiti e le ginocchia, ma possono anche essere presenti sulla pelle intorno alla cintura, alla zona inguinale e al torace.

Come sono le punture degli acari sulla pelle?

Queste possono apparire come piccole papule o bolle rosse, vescicole contenenti siero, spesso circondate da un’area di arrossamento e gonfiore. Tali lesioni possono essere molto pruriginose e causare parecchio fastidio. Se le punture vengono grattate in modo eccessivo, si aumenta il rischio di infezioni batteriche della pelle. Per cui è meglio resistere dalla tentazione di grattarsi.

In conclusione, la dermatite da acari si cura con un’attenta igiene domestica, trattamenti topici appropriati e una buona igiene personale. Così facendo è possibile ridurre l’infestazione e alleviare i sintomi associati alla loro presenza sulla pelle. In caso di sintomi persistenti o gravi, è sempre consigliabile consultare un dermatologo o un medico esperto per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.

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