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Cos’è la displasia dell’anca, la diagnosi, la terapia e le conseguenze

Cosa è la displasia dell'anca, quali sono le conseguenze e le cure più indicate? Ecco alcune informazioni utili sull’argomento.

Cos’è la displasia dell’anca, la diagnosi, la terapia e le conseguenze

La displasia dell’anca è un’alterazione congenita dell’articolazione dell’anca, che pian piano potrebbe comportare la dislocazione della testa del femore fuori dalla cavità acetabolare. Si tratta di un problema che si manifesta sin dalla primissima età fetale, e se non curato a dovere, potrebbe comportare delle conseguenze permanenti per il paziente. Le cause di questo problema sono sia di carattere genetico che di carattere ambientale.

Tra i fattori ambientali che aumentano il rischio di displasia dell’anca vi sarebbero la primogenitura, la posizione podalica, la gemellarità, ed anche la macrosomia fetale.

Per una corretta diagnosi, sui neonati si esegue una manovra (la Manovra di Ortolani) grazie alla quale è appunto possibile constatare un’eventuale anomalia nell’articolazione tra bacino e femore. Inoltre, se la manovra avrà esisto positivo, bisognerà eseguire un’ecografia di ogni articolazione, e qualora il medico dovesse riscontrare l’effettivo disturbo, bisognerà sottoporre il piccolo a un trattamento riabilitativo.

La cura della displasia dell’anca varia naturalmente in base alla gravità della situazione specifica del paziente. Più la terapia è eseguita precocemente, maggiori saranno le possibilità di successo. Generalmente, nei bambini si opta per l’applicazione di un tutore o divaricatore ortopedico (da indossare per 24 ore al giorno), al fine di favorire un sviluppo corretto dell’articolazione.

Se il paziente supera i due anni di età, o qualora la testa del femore non dovesse ancora entrare nell’acetabolo, il medico consiglierà il posizionamento incruento (il chirurgo manipolerà la coscia per far si che la testa del femore sia ricollocata nella corretta posizione, e crea poi un gesso per mantenerla appunto in questa posizione) o infine l’intervento chirurgico.

Qualora il disturbo non dovesse essere curato per tempo, potrebbe provocare una progressiva zoppia e dei dolori durante l’età adulta. Secondo gli esperti, il tasso di guarigione della displasia dell’anca nei neonati sarebbe intorno al 95%.

Foto | da Pinterest di Great Bay Doulas
via | Displasiadellanca, Ioeilmiobambino

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