Benessereblog Salute Colite ulcerosa e malattia di Crohn: parte la campagna di sensibilizzazione

Colite ulcerosa e malattia di Crohn: parte la campagna di sensibilizzazione

È partita la campagna di sensibilizzazione “Se MICI Metto”, per migliorare la vota delle persone con Malattie infiammatorie croniche intestinali.

Colite ulcerosa e malattia di Crohn: parte la campagna di sensibilizzazione

È da poco partita la campagna di sensibilizzazioneSe MICI Metto”, nata per rivolgere un messaggio positivo a tutti coloro che devono fare i conti con una MICI (malattia infiammatoria cronica intestinale). La campagna è stata promossa da MSD Italia, con il patrocinio di AMICI Onlus e di IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease), ed ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di diffondere i messaggi positivi sul web e sui social, per far comprendere che soffrire di una malattia infiammatoria cronica intestinale (come ad esempio la colite ulcerosa e la malattia di Crohn) non significa dover rinunciare ai propri obiettivi e ai propti sogni.

per raggiungerli però, è necessaria una vera alleanza tra medico e paziente, in modo da affrontare al meglio le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino. Ne è un esempio la giovane paziente che ha dato vita a questo progetto, Chiara De Marchi, una ragazza che ha la capacità di raccontare le emozioni delle persone affette da MICI, attraverso l’arte della fotografia.

A raccontarcelo è la Presidente di AMICI Onlus, che spiega:

Sicuramente la fotografia ha saputo rappresentare e trasmettere il sentimento che caratterizza le persone con MICI, in cui progetti di vita e obiettivi vengono frenati dalla patologia. Ma il vero messaggio del progetto è quello di “osare” e non lasciarsi condizionare.

Nell’ambito di questa campagna è stato realizzato anche un sito web (www.semicimetto.it), dove potrete trovare le foto di persone affette da una MICI, leggere le loro storie e conoscere i loro obiettivi, quelli raggiunti e quelli che – con determinazione – intendono raggiungere.

via | Il Messaggero
Foto da Pixabay

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