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Cibo spazzatura durante il lockdown: perché è meglio non esagerare

Quarantene e lockdown fra cibo spazzatura, snack dolci e salati: ecco quali sono gli effetti per la salute e come correre ai ripari

Cibo spazzatura durante il lockdown: perché è meglio non esagerare

Anche voi vi siete strafogati di cibo spazzatura durante il lockdown? Ebbene, dovete sapere che questo comportamento alimentare non è affatto salutare per il vostro girovita, né per il nostro benessere generale. Ma siamo certi che questo lo sapevate già. Mangiare cibo spazzatura in quantità spropositate non fa mai bene, né durante il lockdown, né durante la nostra “vita normale”.

Tuttavia, proprio durante i periodi di quarantene e isolamento, gli effetti del junk food sulla nostra salute potrebbero farsi sentire ancor di più. Ad esaminare il fenomeno è un nuovo studio condotto in Inghilterra e in Australia, dal quale è emerso che, a conti fatti, tutti (o quasi) siamo caduti nel tranello del cibo spazzatura durante l’ultimo anno e mezzo.

In preda all’ansia e allo stress da pandemia, ci siamo rifugiati in snack dolci e salati, in pizze e piatti fatti in casa super calorici, in cibo da asporto ipercalorico. È vero, avevamo più tempo a disposizione per cucinare, ma molti di noi hanno speso questo tempo per masticare da mattina a sera.

Tutto ciò non danneggia solo la nostra linea, ma anche e soprattutto la nostra salute. Unita alla sedentarietà che ha caratterizzato il periodo di semi-isolamento vissuto nell’ultimo anno, la nostra voglia di cibi spazzatura ha senza dubbio influenzato la nostra salute.

Cibo spazzatura durante il lockdown: non tutti hanno ceduto agli snack

La buona notizia – spiegano gli autori sulle pagine della rivista Appetite – è che non tutti hanno ceduto al potere degli snack:

I risultati hanno mostrato che, in termini di cambiamenti nella dieta, non tutti hanno risposto allo stesso modo al blocco. Oltre la metà degli intervistati (53%) ha riportato un aumento dell’assunzione di snack. Il 26% ha riportato una riduzione dell’assunzione di snack e il 20% non ha riportato modifiche alla quantità di snack mangiati durante il lockdown.

Ora che blocchi e periodi di isolamento sono terminati, chi ha ceduto al potere degli spuntini poco sani dovrà davvero pensare alla propria salute, dando un calcio alla sedentarietà e alla cattiva alimentazione!

Via | Eurekalert
Foto di RitaE da Pixabay

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