Benessereblog Salute Corpo Calcolo del ciclo delle mestruazioni: cose da sapere

Calcolo del ciclo delle mestruazioni: cose da sapere

Monitorare il proprio ciclo mestruale può risultare molto utile, perché ci permette di capire cosa è “normale” per noi, quando avviene l'ovulazione, e ci aiuta a individuare cambiamenti importanti da non trascurare. Fare il calcolo del ciclo delle mestruazioni ci aiuta, in poche parole, a conoscere meglio il nostro corpo.

Calcolo del ciclo delle mestruazioni: cose da sapere

Fonte immagine: Pixabay

Come si fa il calcolo del ciclo delle mestruazioni? Quando si parla di ciclo mestruale, spesso si tende a fare un po’ di confusione, in primis fra i termini da utilizzare. Quante volte ti è capitato di usare la parola “ciclo mestruale” per indicare l’inizio della mestruazione? Queste due parole, in realtà, non sono affatto sinonimo l’una dell’altra.

Quando si parla di “ciclo mestruale” si indica, infatti, un processo naturale che comporta una serie di cambiamenti cui il corpo, e più esattamente l’apparato riproduttivo, va incontro nell’intervallo di tempo che va dall’inizio della mestruazione fino all’arrivo della mestruazione successiva.

Idealmente, questo processo prepara il corpo a una possibile gravidanza.

La durata media di un ciclo generalmente va dai 28 ai 29 giorni, ma durante l’adolescenza o in prossimità della menopausa il ciclo mestruale può essere irregolare. Con il termine “mestruazioni”, si indicano invece i giorni del flusso, la cui durata può variare da persona a persona, andando dai 3 ai 7 giorni a seconda dei differenti casi.

Ma alla luce di ciò, come si fa a calcolare il ciclo? Prima di vedere come fare il calcolo del ciclo mestruale, scopriamo cosa succede effettivamente nel corpo della donna durante questo affascinante processo.

Cosa succede durante il ciclo mestruale?

calcolo del ciclo delle mestruazioni
Fonte: Pixabay

Sappiamo ora che per “ciclo mestruale” si intende quel lasso di tempo che va dall’inizio della mestruazione fino all’arrivo di quella successiva. Questo arco temporale va calcolato partendo dal primo giorno del flusso mestruale, mentre si conclude il giorno che precede l’inizio della successiva mestruazione, e così via.

All’interno di questo lasso temporale, nell’apparato riproduttivo avvengono una serie di cambiamenti, che vengono innescati da alcuni ormoni prodotti dalle ovaie, a loro volta secreti dietro stimolo da parte del cervello.

I giorni del ciclo mestruale si suddividono in diverse fasi.

Fase follicolare

Inizia il primo giorno del flusso mestruale, e termina con l’ovulazione. In questa fase, nell’ovaio si sviluppano i follicoli (da qui, il nome “fase follicolare”), ovvero delle cavità piene di liquido che ospiteranno l’ovulo.

Durante la fase follicolare, avviene anche la secrezione di alcuni ormoni (estrogeni e progesterone) che serviranno a ricostituire l’endometrio. La fase follicolare ha una durata di circa 14 giorni, e termina con l’inizio dell’ovulazione.

Ovulazione

In questa fase, l’ovocita maturo viene liberato dal follicolo, ed è pronto per l’eventuale fecondazione e il concepimento. L’ovulazione avviene generalmente intorno al 13°-15° giorno del ciclo mestruale, e può durare dalle 16 alle 32 ore.

Una donna ha maggiori possibilità di rimanere incinta nei 5 giorni prima dell’ovulazione e nel giorno dell’ovulazione.

Fase luteinica o luteale

La fase luteinica segue l’ovulazione, inizia intorno al 15/16 giorno del ciclo mestruale, e termina intorno al ventottesimo giorno.

Una volta che l’ovocita verrà espulso, l’ormone progesterone stimolerà l’utero in modo da favorire l’attecchimento dell’ovocita fecondato.

Mestruazione

Se l’ovulo non è stato fecondato, e cioè se non è avvenuto il concepimento, si manifesteranno i cosiddetti sintomi della sindrome premestruale, che in misura più o meno marcata possono precedere l’arrivo delle mestruazioni. Solitamente, la sindrome premestruale comincia a farsi sentire dai 7 ai 4 giorni prima dell’inizio del flusso mestruale.

Le mestruazioni, invece, avranno una durata variabile da persona a persona, che può andare dai 3 ai 7 giorni. In questa fase, avviene lo sfaldamento della mucosa che riveste la parete interna della cavità uterina, l’endometrio, e la donna perderà piccole o abbondanti quantità di sangue e di tessuto endometriale attraverso la vagina.

Quanto durano le mestruazioni?

Fonte: Pixabay

Idealmente, si ritiene che un ciclo mestruale abbia una durata di circa 28 giorni. Questa, però, è solo una stima generale, che non si adatta a tutte le donne in maniera indiscriminata.

La durata del ciclo mestruale, insomma, può variare da una donna all’altra. In linea di massima, però, possiamo dire che un ciclo può essere compreso tra i 25 e i 36 giorni, a seconda che si tratti di un ciclo mestruale breve o lungo. Come è possibile intuire, quindi, quando si parla di “ciclo normale” si intende ciò che è “normale” per noi.

Si parla invece di ciclo mestruale irregolare quando gli intervalli cambiano da un mese all’altro, andando da un ciclo molto breve a uno molto lungo.

Proprio come il ciclo, anche la fase mestruale ha una durata variabile. Alcune ragazze possono avere un flusso della durata di 3 giorni, mentre altre possono avere mestruazioni anche per 6 o 7 giorni.

Alcune donne possono avere un flusso molto scarso, mentre altre possono avere mestruazioni molto abbondanti. Se noti delle irregolarità nel ciclo, la cosa più saggia da fare sarà quella di parlarne con il ginecologo, in modo da individuare le possibili cause e valutare il da farsi.

Come fare il calcolo del ciclo delle mestruazioni?

calcolo del ciclo delle mestruazioni
Fonte: Pixabay

Ma come si contano i 28 giorni del ciclo? Per calcolare i giorni del ciclo mestruale, bisognerà iniziare dal primo giorno del flusso, e contare fino al giorno precedente alla mestruazione successiva.

Alcune ragazze si domandano da quando calcolare il ciclo, e cioè se iniziare dalle prime macchie o dal flusso vero e proprio.

Il conteggio dovrebbe cominciare sin dalla comparsa del flusso, per cui non bisognerà tenere in considerazione le prime macchioline che precedono la fase mestruale vera e propria.

Calcolo del ciclo mestruale e ovulazione

Prendendo come riferimento i 28 giorni del ciclo mestruale, l’ovulazione – vale a dire il momento di maggiore fertilità nella donna – cadrà verso il 14 giorno prima dell’inizio del flusso mestruale. Questo rappresenta, dunque, il momento ideale perché avvenga il concepimento, o al contrario, un momento in cui prestare particolare attenzione se si vuole evitare una gravidanza.

Tuttavia, come puoi immaginare, i fattori che possono influenzare il ciclo mestruale sono molti, per cui è sempre meglio non affidare la contraccezione a calcoli e probabilità, ma utilizzare degli appositi strumenti contraccettivi, come la pillola o il preservativo.

Peraltro, può essere molto difficile riuscire a eseguire un corretto calcolo delle mestruazioni in caso di ciclo irregolare, un fenomeno che avviene molto spesso, soprattutto in giovane età. Se questo dovesse essere il tuo caso, parlane con il ginecologo.

Sarà infatti importante stabilire la causa dell’irregolarità mestruale, che potrebbe essere dovuta a condizioni come fibromi uterini, polipi o alterazioni ormonali.

Calcolo del ciclo delle mestruazioni: il calendario mestruale

Per monitorare il proprio ciclo mestruale, e scoprire se effettivamente si tratta di un ciclo regolare oppure se vi sono ritardi o, al contrario, mestruazioni in anticipo, è utile affidarsi al calendario del ciclo mestruale. Puoi prendere la buona abitudine di annotare ogni mese il primo giorno della mestruazione, la durata, l’intensità del flusso, i sintomi che precedono le mestruazioni, la presenza di sanguinamenti tra una mestruazione e l’altra ed eventuali cambiamenti che consideri importanti.

Questo strumento sarà utile non solo a te, ma anche al tuo ginecologo, che potrà valutare l’andamento del ciclo e individuare eventuali irregolarità o problematiche da tenere in considerazione.

Grazie al calendario mestruale, puoi già prevedere a grandi linee quando avverrà la prossima mestruazione, e potrai anche individuare il periodo per te più fertile.

Se non hai voglia di utilizzare carta e penna, puoi sempre scegliere di affidarti a una delle tante app per il calcolo del ciclo mestruale. On line puoi trovare test per sapere quando arriva il ciclo, e  puoi trovare anche App che forniscono calcoli e informazioni per chi ha un ciclo mestruale irregolare.

In realtà, a questo proposito, riuscire a prevedere l’arrivo delle mestruazioni in caso di ciclo irregolare è tutt’altro che semplice. Per questo motivo, ti consigliamo di non affidarti ai soli calcoli, per evitare eventuali gravidanze indesiderate.

Quali sono le cause del ciclo irregolare?

Fonte: Pixabay

Delle irregolarità del ciclo mestruale possono verificarsi per una serie di motivi differenti. Ad esempio, dei disturbi o carenze alimentari possono causare mestruazioni irregolari o persino del tutto assenti per periodi di tempo prolungati (amenorrea).

Anche alcune condizioni ginecologiche, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), fibromi uterini o delle infezioni, possono causare un sanguinamento mestruale irregolare, che può essere più abbondante e prolungato rispetto alla norma.

Mestruazioni in ritardo o in anticipo: quali sono le cause?

Escludendo una possibile gravidanza, le mestruazioni possono ritardare a causa dello stress, in presenza di malattie della tiroide, ma anche di squilibri alimentari, un peso corporeo eccessivamente basso o troppo elevato.

Al contrario, le mestruazioni potrebbero arrivare in anticipo a causa di svariati fattori, come cambiamenti ormonali, ad esempio quelli che si verificano in pubertà e poco prima della menopausa, a causa di un esercizio fisico troppo intenso, fluttuazioni di peso eccessive, alcune malattie trasmesse sessualmente o persino periodi di intenso stress.

In casi del genere, è sempre importante sottoporre il problema all’attenzione del medico.

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Lingua bianchissima: tutte le possibili cause
Corpo

Avere la lingua bianchissima è un problema comune, e non sempre è provocato da cause preoccupanti o gravi. Nella maggior parte dei casi, il problema è infatti innocuo e del tutto temporaneo. In altri casi, però, il disturbo può indicare la presenza di una patologia da non trascurare, come un’infezione orale.