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Allergie alimentari nei bambini: 5 cosa a cui smettere di credere

Ci sono almeno 5 falsi miti sulle allergie alimentari dei bambini ai quali smettere di credere immediatamente.

Allergie alimentari nei bambini: 5 cosa a cui smettere di credere

Allergie alimentari nei bambini, cosa è bene sapere? E soprattutto, a cosa è bene non credere? Purtroppo anche in merito a questo delicato tema medico ci sono tantissimi falsi miti ai quali forse sarebbe bene smettere di credere una volta per tutte.

Ruchi Gupta, pediatra della Northwestern University, ha voluto concentrarsi in particolare su cinque credenze che purtroppo sentiamo ancora dire in merito alle allergie alimentari. Quando si tratta di intolleranze e allergie non bisogna mai scherzare. Se poi riguardano i più piccoli di casa, allora bisogna proprio andarci con i piedi di piombo!

Allergie alimentari nei bambini

Ecco i 5 falsi miti sulle allergie alimentari dei bambini che Ruchi Gupta vuole sfatare una volta per tutte:

  1. Le allergie alimentari sono rare e poi non sono così gravi. Lo studio condotto dalla pediatra svela che l’8 per cento dei bambini americani, 6 milioni di piccoli pazienti, ha almeno un’allergia. Che in alcuni casi può essere fatale. Il 40% dei bambini con allergie alimentari almeno una volta ha sofferto di una reazione pericolosa. Nove alimenti rappresentano la maggioranza delle allergie: arachidi, uova, latte, soia, grano, noci, pesce, molluschi e sesamo.
  2. Le etichette sui cibi aiutano a capire cosa si mangia. Purtroppo non è sempre così, perché se è obbligatorio inserire l’elenco degli allergeni principali, non sempre è obbligatorio quello degli allergeni precauzionali.
  3. Mangiare un po’ di cibo a cui si è allergici non fa così male. Una persona allergica può avere una reazione, anche grave, persino con una briciola dell’alimento verso il quale ha sviluppato un’allergia. Dare in anticipo ai bambini prodotti con potenziali allergeni, con un dosaggio controllato, può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare un’allergia. Ma la pratica deve essere seguita da uno specialista. No al fai da te.
  4. Le allergie alimentari colpiscono di più le famiglie ad alto reddito. Invece si manifestano in maniera trasversale.
  5. Tanta incertezza anche su quello che c’è da fare quando i bambini non sono con mamma e papà. Tutti coloro che si prendano cura del bambino devono sapere cosa non può mangiare e devono sapere come intervenire.

Foto iStock

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