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Quali sono gli alimenti ricchi di glutatione

Gli alimenti ricchi di glutatione includono avocado, spinaci, asparagi, broccoli, mandorle e cavolo. Questi cibi sono importanti per il loro sostegno antiossidante dell'organismo, e per il loro contributo nel neutralizzare radicali liberi dannosi in quanto svolgono un ruolo cruciale a favore del sistema immunitario. Incorporare una varietà di questi alimenti nella propria dieta può aiutare a mantenere adeguati livelli di tale sostanza, essenziale per la salute generale.

Quali sono gli alimenti ricchi di glutatione

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Conoscere quali sono gli alimenti ricchi di glutatione può essere utile a chi abbia a cuore il proprio benessere alla luce delle proprietà legate a tale sostanza, che si conferma essere un potente antiossidante e un sostegno essenziale per il sistema immunitario. Questa molecola, presente naturalmente nel corpo umano, svolge un ruolo chiave nella difesa contro lo stress ossidativo e il danno cellulare. Ma, oltre alla sua produzione interna, è possibile favorirne i livelli attraverso una dieta equilibrata. In questo articolo approfondiamo quali cibi ne sono ricchi e come fare per garantire un adeguato apporto di questa preziosa sostanza.

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Cos’è il glutatione

Il glutatione è un potente antiossidante endogeno prodotto naturalmente dal corpo umano (fegato). Si compone di tre aminoacidi: cisteina, glicina e acido glutammico. Questa molecola svolge un ruolo cruciale nel combattere lo stress ossidativo, che può causare danni cellulari e contribuire allo sviluppo di patologie croniche. Riveste un ruolo cruciale in una varietà di processi vitali. Tra di essi, vi è la partecipazione alla produzione e riparazione dei tessuti, la sintesi di proteine e altre molecole fondamentali, e il supporto alle difese immunitarie dell’organismo. La sua utilità nel campo medico lo vuole utilizzato in diverse modalità per affrontare alcune patologie.

Quando somministrato direttamente in vena, il glutatione dimostra la sua efficacia nell’attenuare gli effetti avversi dei trattamenti chemioterapici. Nei fatti contribuisce a mitigarne gli impatti nelle terapie contro il cancro. Inoltre, viene impiegato nel trattamento di disturbi come il Parkinson, il diabete, l’anemia correlata alla dialisi, l’aterosclerosi e le problematiche legate alla fertilità maschile. L’utilizzo di glutatione per via inalatoria trova applicazione nel trattamento di alcune malattie polmonari. La sua assunzione per via orale è stata suggerita per una vasta gamma di condizioni, tra cui cataratta, glaucoma, invecchiamento, alcolismo, asma, cancro, malattie cardiache, colesterolo alto, disturbi epatici, AIDS, sindrome da fatica cronica, perdita di memoria, Alzheimer, artrosi e Parkinson, oltre ad altre problematiche di salute. Tuttavia, le prove scientifiche a sostegno di questi presunti benefici sono attualmente limitate e non supportate da autorizzazioni ufficiali.

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Alimenti ricchi di glutatione

Un team di studiosi di Atlanta ha condotto uno studio sui livelli di glutatione all’interno degli alimenti, basandosi sui dati raccolti attraverso il Questionario sulle abitudini alimentari, sviluppato dal National Cancer Institute. Da questo è emerso come cibi poveri di tale sostanza siano i prodotti lattiero-caseari, i cereali e il pane. Alimenti ricchi di glutatione, sono, invece, frutta, verdura e carne. Così come riportato nello stesso studio “frutta e verdura hanno quantità da moderate a elevate di glutatione; le carni preparate al momento vantano un contenuto relativamente alto”.

In generale, tra la frutta e la verdura più ricca di tale sostanza si annoverano cavolo, asparagi, cocomero, avocado, pompelmo, porri, aglio, mele, cipolla, spinaci, broccoli (uno studio sugli animali ha dimostrato che questi ultimi potrebbero aumentare la sintesi del glutatione nel fegato). Le mandorle sono state oggetto di una ricerca che ha provato come una loro assunzione pari a 83 g/al giorno aumenti i livelli di glutatione tra i fumatori del 16%. Un ulteriore studio condotto sugli animali, invece, ha dimostrato come la curcumina abbia aumentato i livelli di glutatione nelle cellule del fegato di ratto esposte a composti citotossici.

Chi non deve prendere il glutatione?

In generale, il glutatione è ben tollerato dalla maggior parte delle persone e il corpo ne regola naturalmente i livelli. Gli integratori a base di glutatione sembrano non avere interazioni con farmaci o altre sostanze, risultando generalmente sicuri. Tuttavia, mancano informazioni certe riguardo ai potenziali effetti collaterali. Pertanto, l’uso durante gravidanza e allattamento è sconsigliato a causa della mancanza di dati affidabili. In caso di incertezze, è consigliabile consultare un medico. Come riportato sul sito dell’Humanitas, è importante notare che l’assunzione di glutatione attraverso prodotti inalabili è controindicata per chi soffre di asma, in quanto il trattamento potrebbe aggravare alcuni sintomi legati a tale disturbo.

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