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Bite per denti: a cosa serve, quanto costa e dove si compra

Cosa è, a cosa serve e quanto costa il Bite per i denti? Ecco alcune indicazioni utili su questo strumento.

Bite per denti: a cosa serve, quanto costa e dove si compra

Il Bite per i denti è un piccolo apparecchietto realizzato in resina acrilica trasparente che si utilizza in genere per il trattamento di problemi come il bruxismo, ovvero la tendenza a digrignare i denti in maniera involontaria. Tale accessorio viene però impiegato anche nella cura di altri problemi, come ad esempio i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, o anche per modificare una cattiva occlusione dentale.

Ma in sostanza, come si usa il Bite? Questo piccolo accessorio trasparente si inserisce fra l’arcata dentale superiore e quella inferiore, e grazie alla sua funzione di “cuscinetto”, fa si che il soggetto non digrigni i denti, specialmente durante la notte, quando questo problema – che secondo gli esperti sarebbe da ricondurre perlopiù a problemi di origine psicologica – non è comprensibilmente controllabile.

Grazie all’impiego di questo prezioso alleato, sarà possibile dunque risolvere tutti i problemi provocati da questo disturbo, fra i quali spiccano cefalee e dolori al rachide. In presenza di problemi come quelli descritti qui sopra, dovrebbe essere lo stesso medico dentista a prescrivere l’utilizzo del Bite.

In generale, possiamo dire che in farmacia sono disponibili dei Bite preformati, il cui costo parte dai 50 euro in su. Questi vengono però generalmente sconsigliati dagli esperti, dal momento che ognuno possiede una conformazione dentaria differente. I Bite personalizzati sarebbero invece realizzati dagli odontotecnici proprio in base alle vostre caratteristiche, ma il loro prezzo sale abbastanza, arrivando a costare dai 150 ai 600 Euro.

Infine, in farmacia è possibile trovare anche dei bite automodellanti, capaci dunque di adattarsi ala dentatura di ciascun individuo. Il costo di tali Bite è naturalmente molto più basso rispetto a quello che viene realizzato dai dentisti, anche se – come sempre – è importante consultare il proprio medico riguardo l’utilizzo di tali strumenti, specialmente in presenza di disfunzioni dentali, ariticolari, gengivali o anche in caso di utilizzo di apparecchi ortodontici o protesi.

In linea di massima sembra però che gli esperti non considerino i Bite automodellanti, e dunque prodotti con materiale morbido, adeguati per il trattamento del bruxismo, ma che anzi, tale disturbo potrebbe addirittura essere accentuato utilizzando quest’ultima tipologia di Bite, per cui non rimane che affidarsi al proprio medico dentista per non correre rischi.

via | Dentista-low-cost.it
Foto | da Pinterest di Dental On Park

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