Benessereblog Salute Bimba morta a Tor Vergata, l’ospedale smentisce l’uso di un catetere sbagliato

Bimba morta a Tor Vergata, l’ospedale smentisce l’uso di un catetere sbagliato

Un catetere da adulti al posto di quello pediatrico. Potrebbe essere questa la causa della morte di una bimba di 2 anni e mezzo.

Bimba morta a Tor Vergata, l’ospedale smentisce l’uso di un catetere sbagliato

[Aggiornamento] Continuano le indagini al Policlinico di Tor Vergata, per la morte della piccola Gloria di due anni e mezzo. E’ stata smentita dallo stesso nosocomio la notizia che ha tenuto banco oggi: alla bimba sarebbe stato applicato un catetere pediatrico nel corso dell’intervento preparatorio. Non sarebbe vero dunque l’utilizzo di un catetere da adulti, perché quelli pediatrici erano finiti. Intanto, si apprende anche della sospensione da parte dello stesso direttore generale dell’ospedale, Enrico Bollero, dell’anestesista che ha partecipato all’intervento.

[16 settembre: 15.26] Un catetere per adulti. Sembra essere questa la causa della morte di Gloria, bambina di due anni, deceduta al Policlinico di Tor Vergata, settimana scorsa a causa di un intervento preparatorio. Dopo i primi risultati dell’autopsia, i magistrati hanno sequestrato il catetere venoso centrale, responsabile di aver lesionato l’atrio del cuore e la vena cava, provocando una grave emorragia.

La piccola, in attesa di trapianto di midollo osseo, doveva essere sottoposta a una semplice tracheotomia. Era da giorni ricoverata in ospedale, perché malata di anemia falciforme, una patologia del sangue. Come mai un simile errore? Secondo fonti ospedalieri, era finito il materiale pediatrico. Ora i Nas stanno cercando di capire se le dimensioni del catetere utilizzato fossero compatibili con quello per i bambini.

Secondo quanto emerso dalla cartella clinica, la piccola sarebbe stata sottoposta a una trecheotomia dopo una lastra che mostrava un polmone pieno di sangue. Il posizionamento del catetere ha incontrato subito diverse difficoltà, tanto che ci sono volute dalle 3 alle 4 ore, invece dei 40/60 minuti di routine. È quindi sempre più forte il sospetto di un errore umano, ma sono ancora in corso le indagini che devono ovviamente accertare tutta la dinamica.

Intanto, ricordiamo che sulla vicenda il pm Pantaleo Polifemo ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e che oltre alla commissione d’inchiesta ospedaliera, anche il Ministero della Salute è molto attivo per cercare di comprendere velocemente tutte le zone d’ombra di questo terribile incidente.

Via | Repubblica

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