Benessereblog Salute Corpo La gastroscopia è dolorosa? Come prepararsi all’esame

La gastroscopia è dolorosa? Come prepararsi all’esame

Come la colonscopia, anche la gastroscopia è un esame che fa molta paura, perché si teme di provare molto dolore. Ecco tutto quello che c'è da sapere per prepararsi meglio a questo esame diagnostico.

La gastroscopia è dolorosa? Come prepararsi all’esame

La gastroscopia è dolorosa o no? Come ogni esame diagnostico invasivo può causare timori in chi si avvicina per la prima volta: come ci si chiede se sia vero o no che la colonscopia fa male, lo stesso si fa con la gastroscopia. Si tratta di un esame che esplora il primo tratto digestivo, grazie ad una telecamera posizionata alla fine di un tubo flessibile, introdotto dalla bocca.

La gastroscopia, molto utile per esaminare esofago, cardias, stomaco e duodeno, e riscontrare eventualmente malattie a carico di questi organi interni, non provoca un dolore molto intenso. E’ un esame che viene ben tollerato, ma che, ovviamente, può provocare un po’ di fastidio durante lo svolgimento dello stesso.

Ovviamente più si è agitati più si avverte dolore, quindi per rilassare il paziente di solito viene eseguita un’anestesia locale del cavo orale e, talvolta, anche una sedazione molto leggera per via endovenosa.

Per poter eseguire l’esame nel migliore dei modi, oltre ad arrivare calmi e rilassati, bisogna essere a digiuno da almeno otto ore, quindi sappiatevi regolare. L’ultimo pasto fatto dovrebbe contenere cibi altamente digeribili. Se soffrite di pirosi gastrica o retro-sternale non assumete farmaci antiacidi, mentre in caso di gastroscopia con biopsia meglio sospendere ogni trattamento, ma prima consultate il vostro medico curante.

La gastroscopia viene eseguita in ospedale: il paziente viene fatto distendere e dorà togliere protesi dentarie e occhiali. Girato sul lato sinistro, il paziente verrà messo in una posizione il più possibile comoda. In bocca dovrà tenere un boccaglio in plastica attraverso il quale passerà lo strumento, che potrà emettere anche aria per poter allargare le pareti delle zone che attraversa, rendendo più agevole l’esame stesso.

Dopo l’esame si potrebbe soffrire un po’ di gonfiore, che sparisce poco dopo, oltre che di indolenzimento e un leggero fastidio, niente di più!

Foto | da Flickr di tipstimes

Via | Poliambulatoriodellarosaprati

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Quale attività fisica può praticare chi soffre di ernia del disco?
Fitness

L’ernia del disco viene definita come una fuoriuscita di materiale discale dai normali margini dello spazio del disco intervertebrale, che determina la comparsa di dolore, disturbi sensitivi e motori. Chi soffre di questo disturbo deve sapere che la migliore prevenzione delle alterazioni posturali del rachide è il movimento. Ma quale attività fisica può praticare in sicurezza chi soffre di questo disturbo? Lo abbiamo chiesto ad un ortopedico: ecco cosa ci ha detto.