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Con caffè e tè verde il rischio di ictus è minore

Sono le bevande più diffuse al mondo dopo l'acqua, ma caffè e tè verde non servono solo a dissetare: riducono il rischio di ictus

Con caffè e tè verde il rischio di ictus è minore

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“Potreste fare un piccolo, ma positivo cambiamento nello stile di vita per aiutare a ridurre il rischio di ictus aggiungendo ogni giorno tè verde all’alimentazione”. E’ questo il suggerimento di Kokubo Yoshihiro, autore principale di uno studio che ha dimostrato che sia il tè verde, sia il caffè riducono la probabilità di avere a che fare con questo problema, soprattutto se entrambi sono consumati regolarmente.

La ricerca, pubblicata su Stroke: Journal of the American Heart Association, ha esaminato il consumo di queste bevande da parte di più di 80 mila giapponesi, ma considerando il fatto che tè e caffè sono le due bevande più diffuse al mondo dopo l’acqua lascia ipotizzare che i risultati ottenuti siano universalmente validi. E dato che basta berne poche tazze al giorno per ridurre significativamente il rischio di ictus, forse vale la pena di seguire il consiglio di Yioshihiro.

Come se non bastasse, tanto più se ne beve, tanto maggiore è l’effetto protettivo.

Infatti monitorando lo stato di salute dei partecipanti per un tempo medio di 13 anni Kokubo e colleghi hanno scoperto che:

  • bere almeno una tazza di caffè al giorno riduce il rischio di ictus del 20%;
  • berne 2 o 3 di tè verde lo riduce del 14%, mentre berne almeno 4 lo riduce del 20%;
  • bere almeno 1 tazza di caffè o 2 di tè verde al giorno riduce del 32% il rischio di emorragie cerebrali, associate al 13% degli ictus.

Questi risultati aggiungono nuovi benefici ai già noti vantaggi del consumo di tè verde e si uniscono agli indizi raccolti in passato sul ruolo protettivo del caffè.

L’abitudine regolare di bere tè, caffè fa molto bene alla salute cardiovascolare perché contribuisce in parte ad impedire ai coaguli di sangue di formarsi

ha spiegato il ricercatore.

Il meccanismo esatto messo in moto da queste bevande non è, però, stato ancora identificato. Nel caso del tè l’ipotesi formulata chiama in gioco le catechine, molecole antiossidanti e antinfiammatorie che aumentano le capacità antiossidanti del plasma e contrastano la formazione dei coaguli. Nel caso del caffè, invece, potrebbe essere l’acido clorogenico a ridurre il rischio di ictus agendo su quello di sviluppare il diabete.

Via | EurekAlert!
Foto | da Flickr di dyobmit

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