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Gli alimenti ammessi nella piramide alimentare mediterranea

Esiste una particolare variante della piramide alimentare, quella mediterranea, basata sulle tradizioni del nostro paese. Ecco in cosa consiste

Gli alimenti ammessi nella piramide alimentare mediterranea

La piramide alimentare non è certo una novità: ormai da tempo questa rappresentazione schematica dei principi di una sana alimentazione viene utilizzata per spiegare in modo semplice quali sono i cibi più salutari e in quali proporzioni i vari alimenti dovrebbero essere introdotti nella dieta di ogni giorno. Di piramide alimentare non ne esiste, però, una sola. Da qualche anno gli esperti del settore ne hanno messa a punto una versione adatta ai principi della Dieta Mediterranea, i cui benefici per la salute sono ormai fuori discussione.

Come ha spiegato all’epoca della sua ideazione Carlo Cannella, l’allora presidente dell’Inran (l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), la piramide alimentare della Dieta Mediterranea è stata la prima ad avere alla sua base cereali, verdura e frutta, cioè alimenti di origine vegetale. Rivolta a chi ha tra i 18 e i 65 anni, questo schema di alimentazione include raccomandazioni sull’importanza dell’abitudine di bere acqua e suggerisce di consumare prodotti locali e di stagione. Ma quali sono i cibi ammessi in questo schema?

Come anticipato, alla sua base ci sono gli alimenti ammessi nei pasti principali: 1 o 2 porzioni di pane, pasta, riso, couscous e altri cereali (preferibilmente integrali), 1 o 2 porzioni di frutta e almeno 2 porzioni di verdura, variando in entrambi i casi i colori, che rispecchiano le diverse proprietà dei differenti tipi di frutta e verdura.

Ogni giorno deve essere previsto anche il consumo di 2 o 3 porzioni di latte e derivati (meglio se a ridotto contenuto di grassi), 1 o 2 porzioni di frutta a guscio, semi e olive e 3 o 4 porzioni di olio d’oliva, da usare insieme a erbe, spezie, aglio e cipolle e riducendo la quantità di sale aggiunto.

Altri alimenti devono invece essere consumati in minore quantità. Ogni settimana sono consentite 1 o 2 porzioni di pollame, 2 o 4 uova, almeno 2 porzioni di pesce, crostacei e molluschi e almeno 2 di legumi. Per quanto riguarda i salumi, ne è concessa al massimo 1 porzione a settimana, insieme a un massimo di 2 porzioni di dolci e 2 porzioni di carne.

Il vino deve essere bevuto con moderazione e le porzioni non devono essere eccessive. In questo modo i benefici per la salute sono garantiti.

Via | Inran
Foto | Flickr

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