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VI Giornata Nazionale del Mal di Testa, le nuove frontiere del trattamento

L'Italia è all'avanguardia nella ricerca e nella terapia di cefalee ed emicrania. Ecco le ultime novità a disposizione die pazienti

VI Giornata Nazionale del Mal di Testa, le nuove frontiere del trattamento

Il 17 maggio 2014 in Italia si celebra la VI Giornata Nazionale del Mal di Testa, evento pensato per sensibilizzare la popolazione su quello che sembrerebbe essere il problema di salute più diffuso in tutti e 5 i continenti. Infatti secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono più di 2,5 miliardi gli individui che nel mondo si trovano a convivere con il mal di testa, che supererebbe in frequenza anche un problema molto diffuso come la carie ai denti.

I pazienti italiani si trovano però in una posizione privilegiata: il Bel Paese è infatti leader mondiale nella ricerca e nella cura delle cefalee. L’esperienza maggiore è quella nell’ambito delle forme più severe di questi tipi di disturbo, come la cefalea a grappolo e l’emicrania.

A rendere possibile gli avanzamenti terapeutici sono state le sempre maggiori conoscenze in campo teorico.

Ora conosciamo cosa avviene nel cervello durante un attacco

spiega il neurologo Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell’IRCCS San Raffaele Pisana.

Per questo esistono terapie personalizzate. E sempre più efficaci. Dal topiramato commercializzato anni fa alla più recente tossina botulinica in campo farmacologico. Sino alle più nuove frontiere della neurostimolazione.

A proposito delle nuove frontiere del trattamento del mal di testa, Barbanti ricorda che nel caso della cefalea a grappolo e dell’emicrania sono oggi disponibili nuove cure pensate per agire in anticipo e prevenire gli attacchi.

Di particolare interesse sono gli stimolatori non chirurgici quali il dispositivo GammaCore, che stimolando il nervo vago al collo serve per fare abortire l’attacco. Ha la forma di un rasoio elettrico ed è una risposta formidabile per chi soffre di cefalea a grappolo o emicrania cronica

spiega Barbanti.

Emette infatti stimoli elettrici che, attraverso il nervo vago sul quale viene posizionato, risalgono alle aree cerebrali riducendone l’eccitabilità.

I risultati dello studio che ha valutato emicranici di età tra i 18 ed i 65 anni sono stati promettenti.

In particolare, la terapia sembra essere efficace sia a livello del dolore sia sugli altri disturbi associati all’attacco di emicrania, soprattutto se viene iniziata alla comparsa dei primi sintomi.

Circa il 50% dei soggetti ha riportato una netta riduzione di intensità o una completa scomparsa dei disturbi dopo un’ora dal trattamento

precisa l’esperto.

Oltre ai benefici del GammaCore Barbanti illustra anche quelli di Cefaly.

Si tratta di un cerchietto, proprio come quello utilizzato per fermare i capelli, che viene posto sulla fronte per 20 minuti al giorno tutti i giorni per 4 mesi. Stimolando elettricamente esercita una sorta di “ipnosi” del trigemino iperattivo, riducendo a più a miti consigli il generatore del mal di testa localizzato nel nostro cervello.

Gli studi condotti per testarne l’efficacia, gli unici in cui né i partecipanti né i medici sapevano chi stesse utilizzando l’apparecchio funzionante, hanno dimostrato che il suo uso permette di ridurre significativamente il numero di attacchi di emicrania e la quantità di antidolorifici assunti per far fronte al dolore. Nel 40% dei pazienti gli attacchi sono risultati addirittura dimezzati.

Attualmente gli esperti italiani sono al lavoro su un registro nazionale per censire le cefalee croniche. Con questo strumento a disposizione si prospettano nuovi passi avanti nel settore.

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