Vaccino antinfluenzale obbligatorio, il 75% dei medici dice sì
Vaccino antinfluenzale obbligatorio, il 75% dei medici è favorevole a questa possibilità: ecco cosa ne pensano gli operatori sanitari
Nell’ipotesi che venga introdotto il vaccino antinfluenzale obbligatorio, il 75% dei medici si dice favorevole a questa possibilità. Lo rendono noto gli esperti del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino, autori di un vasto studio pubblicato sulle pagine della rivista Vaccine. Dalla ricerca è emerso che, in media, 3 medici su 4 sono favorevoli all’introduzione del vaccino obbligatorio contro l’influenza per gli operatori sanitari.
Nonostante quest’anno, grazie alle regole anti Covid, abbiamo assistito a una notevole riduzione della diffusione dell’influenza, questa malattia rappresenta ugualmente un serio pericolo per le persone anziane e per chi soffre di malattie croniche. Per questa ragione gli operatori sanitari che lavorano a stretto contatto con queste persone dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. Non solo per proteggere i pazienti, ma anche se stessi.
Dallo studio condotto sulla base di oltre 7000 articoli sulla vaccinazione pubblicati in tutto il mondo, gli autori hanno avuto modo di valutare quanti operatori sanitari fossero d’accordo con l’introduzione della vaccinazione obbligatoria.
Vaccino antinfluenzale obbligatorio: d’accordo i medici, meno per gli infermieri
Gli esperti hanno preso in esame sia l’opinione dei medici che quella di infermieri, tecnici sanitari, studenti e operatori socio-sanitari. Ebbene, hanno scoperto che in media buona parte degli interpellati si è detta favorevole al vaccino obbligatorio contro l’influenza.
Esaminando le varie categorie è emerso che il 75% dei medici nel mondo sarebbe favorevole. Quando si parla degli infermieri, la percentuale scende però di molto (41%). Aumenta invece quando a parlare sono gli studenti (l’80% si è detto favorevole all’obbligo del vaccino).
I risultati sono rilevanti alla luce della campagna vaccinale intrapresa contro la pandemia da Covid-19. Anche se al momento non sembra un’ipotesi in discussione, non è escluso che in futuro si torni a parlare di obbligo se le percentuali raggiunte dovessero risultare insufficienti a garantire lo stop alla diffusione del virus.
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via | Ansa
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