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Terza età addio: gli anziani sono sempre più in salute

La terza età non esiste più? Ecco cosa emerge da una nuova indagine.

Terza età addio: gli anziani sono sempre più in salute

La terza età non esiste più? Probabilmente le cose stanno proprio così. A suggerirlo è una nuova indagine Ipsos condotta su un campione di 6mila persone over 55 in Italia, Stati Uniti, Australia, Germania e Francia. Dall’indagine è emerso che i nostri connazionali, alle soglie dei 60 anni, sono in forma, coltivano i propri interessi e sono soddisfatti della loro vita. E’ inoltre emerso che il
90% ha figli, ma sono pochi gli over 55 ad avere anche dei nipoti. Inoltre, arriva anche la conferma che moltissimi italiani trascorrono il proprio tempo sui social (il 75% si connette ogni giorno).

Per quanto riguarda il fattore “indipendenza”, i senior italiani continuano ad occuparsi della propria casa e delle proprie finanze, e dedicano molto tempo alle relazioni sociali e familiari. E per quanto riguarda la salute? Il 90% degli intervistati si ritiene in ottima forma, e si sottopone a controlli regolari, mentre un italiano su tre svolge attività fisica regolarmente e il 12% è molto attento a ciò che mangia.

Purtroppo non tutti i dati emersi sono positivi. Gli over 55 soffrono infatti spesso di ipertensione o colesterolo alto, ed hanno problemi di udito. Solo una persona su quattro che riscontra questi problemi però utilizza un apparecchio acustico, contro il 70% dei tedeschi o il 63% degli australiani.

Carlo Antonio Leone, direttore dell’Unità di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-facciale dell’Ospedale Monaldi di Napoli spiega che questa tendenza è preoccupante e va arginata:

Si tratta di un dato da non sottovalutare, perché i problemi uditivi non trattati possono incidere sulla qualità di vita: spesso, infatti, chi ne è colpito si isola o rinuncia a occasioni conviviali. Sottoporsi a controlli dell’udito regolari e intervenire precocemente è quindi fondamentale per rimanere attivi. Eppure, secondo l’indagine, pochi usano le protesi: una soluzione può venire dalla tecnologia, visto che oltre otto italiani su dieci dichiarano di essere molto interessati ad apparecchi acustici ipertecnologici, regolabili dallo smartphone e capaci di adattarsi alle caratteristiche sonore dell’ambiente circostante.

via | Corriere

Foto da iStock

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