
Photography of hot coffee in a retro alarm clock.
Svegliarsi presto riduce il rischio di depressione nelle donne di mezza età. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università del Colorado Boulder e della Channing Division of Network Medicine. Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 32.000 infermiere con un’età media di 55 anni, ed è stato pubblicato sul Journal of Psychiatric Research. Gli esperti hanno esaminato il legame tra cronotipo, o preferenza sonno-veglia, e disturbi dell’umore, e dopo aver considerato fattori ambientali come l’esposizione alla luce e gli orari di lavoro, hanno constatato che il cronotipo – che è in parte determinato dalla genetica – sembra influenzare leggermente il rischio di depressione.
Alle partecipanti è stato chiesto di compilare dei questionari in merito alla salute ogni due anni. Nel 2009, nessuna delle partecipanti soffriva di depressione. Quando è stato chiesto loro di parlare dei loro modelli di sonno, il 37% si è descritto come un tipo mattiniero, il 53% si è descritto come un tipo “intermedio”e il 10% si è descritto come un tipo nottambulo. Le donne sono state seguite per quattro anni con lo scopo di scoprire se e chi avrebbe sofferto di depressione, e dopo aver valutato i fattori di rischio come il peso, l’attività fisica, la malattia cronica, la durata del sonno o il lavoro notturno, gli esperti hanno constatato che i cronotipi nottambuli hanno meno probabilità di essere sposati, più probabilità di vivere da soli ed essere fumatori, e più probabilità di avere modelli di sonno irregolari. Hanno inoltre scoperto che i mattinieri correvano un rischio inferiore al 12-27% di essere depressi rispetto ai tipi intermedi. I tipi nottambuli avevano invece un rischio maggiore del 6%.
Studi hanno già dimostrato che alcuni geni che influenzano quando preferiamo alzarci e andare a dormire, influenzano anche il rischio di depressione. Questo potrebbe spiegare, secondo gli esperti, l’associazione fra cronotipo e rischio di depressione.
In alternativa, quando e quanta luce si ottiene influenza anche il cronotipo, e l’esposizione alla luce influenza anche il rischio di depressione.
Naturalmente ciò non significa che i nottambuli sono condannati a essere depressi. Per ridurre il rischio di soffrire di questa condizione, l’esperto consiglia infatti di provare ad alzarsi più presto al mattino, cercare di dormire a sufficienza, fare esercizio fisico, passare del tempo all’aria aperta e cercare di ottenere più luce del giorno possibile.
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via | ScienceDaily
Foto da iStock