Benessereblog Salute Terapie e Cure Reflusso o infarto? Facciamo un po’ di chiarezza

Reflusso o infarto? Facciamo un po’ di chiarezza

Non sempre è facile distinguere il bruciore di stomaco da un attacco di cuore, ecco quindi quali sono i sintomi da conoscere e quando è il caso di contattare un medico.

Reflusso o infarto? Facciamo un po’ di chiarezza

Riuscire distinguere un attacco di cuore da un semplice reflusso gastroesofaeo no è sempre facilissimo. Talvolta i disturbi gastrointestinali possono infatti provocare sintomi simili a quelli dell’attacco di cuore, a cominciare da una sensazione di dolore al petto. Come se ciò non bastasse, il bruciore di stomaco può essere considerato anche uno dei sintomi caratteristici dell’attacco di cuore.

Ma come fare quindi a distinguerli? La risposta è “conoscendo i sintomi di entrambe le condizioni”. Ecco dunque quali sono i sintomi del reflusso o bruciore di stomaco, e quelli dell’attacco di cuore da conoscere.

I sintomi del bruciore di stomaco: chi soffre di questo problema manifesta sintomi come una sensazione di fastidio che si irradia dalla parte alta dell’addome fino al petto. Il sintomi si manifestano generalmente dopo i pasti, o dopo essersi sdraiati o abbassati. Il soggetto avvertirà inoltre disturbi come sapore amaro in bocca e rigurgito.

I sintomi dell’attacco di cuore: come abbiamo accennato, l’attacco di cuore ha in comune alcuni sintomi con il bruciore di stomaco. Generalmente l’infarto si manifesta con un forte dolore al petto che si presenta in modo improvviso. Il paziente avrà anche difficoltà a respirare e – come abbiamo visto – potrebbe avvertire una sensazione di bruciore di stomaco. Il dolore può irradiarsi dal petto fino alle braccia, e può interessare anche la zona del collo, il volto e la schiena. Il soggetto può manifestare anche una sensazione di nausea, stanchezza e vertigini.

Ma detto ciò, quando è il caso di consultare un medico? Se avvertite un dolore al petto improvviso, recatevi immediatamente al pronto soccorso, soprattutto se i sintomi sono accompagnati sudorazione eccessiva e pallore.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

via | Humanitas

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Perché si dice rosso di rabbia?
Psicologia

La rabbia può essere un’emozione positiva e utile, se espressa in modo appropriato. Ma quando ci lasciamo prendere la mano, può accadere che tale sentimento prenda il sopravvento, con tutte le prevedibili conseguenze che comporta. Tra le sue manifestazioni c’è anche il rossore del viso: in questo articolo ci preoccupiamo di spiegare scientificamente perché questo accade ed il significato che si cela dietro la frase “rosso di rabbia”.