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Piastrine basse: cause comuni, sintomi, rischi

A causare un basso numero di piastrine possono esserci condizioni di varia natura, alcune naturali e non preoccupanti, come la gravidanza, altre da monitorare

Piastrine basse: cause comuni, sintomi, rischi

Quando si parla di piastrine basse, si fa riferimento ad una condizione chiamata trombocitopenia o anche ipopiastrinopenia o semplicemente piastrinopenia. Nel dettaglio si tratta di una quantità di piastrine circolanti inferiore a 150000 unità per microlitro di sangue, quando invece la conta standard va dalle 150mila alle 400mila unità per mm3.

Ci sono cause diverse che possono determinare la trombocitopenia, alcune di essere non meritevoli di preoccupazione. Un caso classico è la gravidanza, ma non è inusuale che ci si trovi in piastrinopenia anche in alcune fasi del ciclo mestruale.

Altre condizioni meritano invece più attenzione, in quanto le piastrine basse possono essere il campanello di allarme per altri tipi di problemi, spesso a carico del midollo osseo. In generale, le cause più comuni di ipopiastrinemia sono le seguenti:

  • Anemia aplastica
  • Carenza di vitamina B-12
  • Carenza di folati
  • Carenza di ferro
  • Alcuni tipi di infezioni virali (es. varicella, epatite C, mononucleosi)
  • Esposizione a sostanze tossiche o a chemioterapia
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Cirrosi
  • Leucemia e mielodisplasia
  • Alcuni tipi di infezioni batteriche
  • Milza ingrossata
  • Alcuni tipi di malattie autoimmuni

La presenza o meno di sintomi dipende dal conteggio delle piastrine. In casi lievi, come durante una gravidanza, l’ipopiastrinemia risulta praticamente asintomatica. In condizioni più gravi, quando la conta piastrinica è piuttosto bassa, possono verificarsi:

  • Porpora (presenza di macchie e lividi sul corpo non dipendenti da traumi)
  • Epistassi
  • Sanguinamento gengivale
  • Petecchie
  • Ferite che non rimarginano velocemente
  • Ciclo mestruale abbondante
  • Presenza di sangue nelle feci
  • Presenza di sangue nelle urine

Per diagnosticare questa condizione, il medico deve eseguire un esame emocromocitometrico completo, ma potrebbe anche suggerire il cosiddetto test degli anticorpi piastrinici e il test di coagulazione del sangue. Inoltre, se si sospetta un problema alla milza, potrebbe essere necessaria un’ecografia.

Chi soffre di trombocitopenia grave, dovrebbe evitare ogni tipo di attività che può provocare sanguinamento ed emorragie, come gli sport di contatto. Il rischio emorragico infatti aumenta esponenzialmente più l’ipopoastrinemia è avanzata, mettendo talvolta in pericolo la vita del paziente.

Foto | iStock

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