Salute

Perdita di udito e declino cognitivo: spiegato il legame

Perdita di uditoWoman with hand on ear listening for quiet sound or paying attention

Un nuovo studio condotto dai membri del Brigham and Women’s Hospital conferma che la perdita dell’udito è associata a un più alto rischio di declino cognitivo. Questi risultati suggeriscono che l’ipoacusia può aiutare a identificare le persone che corrono un maggior rischio di declino cognitivo e potrebbe fornire spunti per interventi e strategie di prevenzione.

I nostri risultati dimostrano che l’ipoacusia è associata a una nuova insorgenza di problemi cognitivi soggettivi che possono essere indicativi di cambiamenti cognitivi in fase iniziale, e possono aiutare a identificare i soggetti a maggior rischio di declino cognitivo

spiegano gli autori dello studio della durata di otto anni, condotto su un campione di 10.107 uomini di età pari a 62 anni. Il team ha scoperto che la perdita dell’udito era associata a un più alto rischio di declino cognitivo soggettivo. Rispetto agli uomini senza perdita uditiva, il rischio relativo di declino cognitivo era del 30% più alto tra gli uomini con lieve perdita uditiva, del 42% più alto tra gli uomini con perdita uditiva moderata e del 54% più alto tra gli uomini con sordità grave ma che non usavano apparecchi acustici.

Se esiste un’associazione temporale tra perdita dell’udito e declino cognitivo, e se questa relazione sia causale non è chiaro. Intendiamo condurre ulteriori studi longitudinali sulla relazione tra perdita dell’udito e cognizione nelle donne e nelle popolazioni più giovani.

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via | ScienceDaily
Foto da iStock

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